Allarme, il tonno rosso è in pericolo
Il tonno rosso è in pericolo, ma non è il solo pesce commestibile che rischia di sparire dalle nostre tavole. Sui banchi delle pescherie saranno sempre meno i pesce spada e gli sgombri, almeno quelli nostrani. Per la prima volta, l’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) ha messo sotto esame – per valutarne l’ingresso nella lista rossa delle specie minacciate – tutte le specie della famiglia degli sgombridi, tra cui il tonno appunto e il maccarello, nonche’ i marlin e i pesce spada. E su 61 specie, sono sette quelle che fanno ingresso nella categoria Iucn di quelle minacciate, quelle cioe’ a rischio d’estinzione elevato.
Un pericolo che sembra particolarmente alto per il tonno, con l’allarme lanciato oggi da Iucn per cinque specie delle otto esistenti, tra cui il gustoso tonno rosso. Varietà’ ad alto valore aggiunto sulle rotte che, dal Mediterraneo e dall’ Atlantico, portano a Oriente, nel 90% dei casi al mercato dei consumatori giapponesi. ”Tutte e tre le specie di tonno rosso – sottolinea Kent Carpenter, docente della Old Dominion University – sono minacciate dal collasso, a causa di un’eccessiva pressione della pesca. Il tonno rosso del Sud (thunnus maccoyii) ha già scarse speranze di recupero. Se non ci saranno cambiamenti delle attuali pratiche di pesca – avverte Carpenter – gli stock di tonno rosso sono a rischio collasso, visto che mostrano scarsi segnali di ricostituzione della popolazione, dopo una riduzione significativa negli anni ’70”.
”Abbiamo veramente esagerato con la pesca del tonno rosso; l’inquinamento del mar Mediterraneo, dove si riproduce, ha le sue colpe, ma il problema e’ che ne peschiamo troppo. E che la moda del sushi lo ha trasformato in una delle commodities, come fosse sale” osserva il responsabile del programma Mare del Wwf Italia, Marco Costantini. ”La constatazione fatta oggi da Iucn – aggiunge l’esperto italiano – e’ quella dichiarata da tempo dal Wwf: peschiamo piu’ tonno rosso di quanto sia in grado di riprodursi. Il tonno e’ a rischio quanto il Panda – sottolinea poi Costantini – ma ci colpisce di piu’ perche’ lo mangiamo; e’ parte integrante della nostra cultura alimentare, quasi del nostro Dna; lo peschiamo infatti fin dai tempi dei Fenici e dei Romani, e ora rischia il collasso commerciale. Ma non e’ il solo, l’80% delle specie mediterranee sono sovrasfruttate”. Perplessità giungono dalle associazioni italiane della pesca, secondo le quali e’ troppo l’allarmismo: dall’ambientalismo internazionale ”solo pregiudizi, perch‚ i dati non corrispondono all’esperienza quotidiana dei nostri produttori” commenta il presidente di Lega Pesca, Ettore Ian.
Iucn lancia oggi l’appello per una ”urgente” necessità di conservazione per questo animale, una vera e propria chiamata alle armi per questa specie simbolo della cucina mediterranea ma anche dell’economia del comparto ittico. ”Chiudere temporaneamente la pesca del tonno – aggiunge Jean-Christophe Vie’ dell’Iucn – potrebbe essere solo una parte del programma di recupero necessario. Per prevenire la pesca fuorilegge, devono essere previsti forti deterrenti. Questo nuovo studio mostra che c’e’ bisogno urgente di una gestione efficace.