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Entro il 2050 il vento ridurrà le emissioni di gas serra di oltre l’80%

9 luglio 2011 0 commenti

eolicoEntro il 2050 l’Europa otterrà dal vento un contributo stimabile in una riduzione delle emissioni di gas serra del settore elettrico dell’80-95%. Il calcolo è stato fatto dall’Ewea, l’associazione continentale dei produttori di energia eolica, per dimostrare come le wind farm possano contribuire in maniera sostanziale al raggiungimento dell’impegno Ue di ridurre il proprio contributo al riscaldamento planetario.  Il rapporto Ewea evidenzia innanzitutto che entro il 2020 gran parte dei paesi membri dovrebbe aver almeno triplicato la propria capacità eolica raggiungendo una capacità totale installata di 230 GW; in altre parole il vento tra meno di dieci anni potrebbe fornire il 15,7% dell’elettricità comunitaria a seconda della domanda. Il ruolo principale lo giocheranno gli impianti in mare aperto (190 GW) lasciando all’on shore 40 GW e generando un investimento 194 miliardi di euro. Entro il 2030 Ewea prevede 400 GW eolici – 250 GW on shore e 150 GW off shore – attivi in Europa, una potenza che coprirà il 28,5% dei fabbisogni elettrici, per passare addirittura al 50% per il 2050.

 “Il quadro d’investimenti annuali nell’Unione europea- ha affermato Christian Kjaer, amministratore delegato di Ewea- raddoppierà da 13 miliardi di euro del 2010 a 27 miliardi nel 2020. Questo risultato fornirà un contributo davvero sostanziale al conseguimento della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il breve lasso di tempo fornito dalla comunità scientifica. Tuttavia, l’incertezza politica della Ue per il periodo successivo al 2020 è  consistente. Un impegno per obiettivi vincolanti nell’energia rinnovabile al 2030 garantirebbe all’industria la necessaria stabilità e la certezza per gli investimenti”.