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Comuni ricicloni, i migliori nel Nord Est dell’Italia

14 luglio 2011 0 commenti

raccolta_differenziata Un Comune su 6 in Italia supera ad oggi il 60% della raccolta differenziata. Nel nostro Paese, inoltre, i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani sono nel Nord Est, con in testa Ponte delle Alpi, in provincia di Belluno. E sempre al Nord si collocano le 5 Regioni piu’ virtuose anche se la Lombardia perde colpi nell’ultimo anno mentre buone performance si registrano in Sardegna e nella tanto travagliata Campania. A spiccare tra le grandi citta’ italiane per migliore gestione dei rifiuti e’ Salerno che si attesta come la ‘perla’ della raccolta differenziata del Meridione.  Sempre sul fronte della differenziata, sono invece assenti tutte le altre grandi citta’ italiane – sebbene Torino e Milano mostrino segni di cambiamento – e sono ancora pochi i capoluoghi, appena 5, che centrano l’obiettivo. A tracciare il quadro e’ la Legambiente che questa mattina, a Roma, ha premiato i Comuni Ricicloni 2011. Ben 1.290 comuni hanno vinto l’appellativo di “ricicloni 2011″ per aver superato il 60% di raccolta differenziata, mentre 731 comuni si confermano ‘zoccolo duro’ del concorso annuale indetto dall’associazione dei ‘cigno verde’, comparendo da tre anni consecutivi nelle classifiche.

 “Come dimostra il caso di Napoli, quello della gestione dei rifiuti e’ un settore da non sottovalutare” ha affermato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, che ha partecipato alla premiazione insieme al responsabile scientifico, Stefano Ciafani, al Vice direttore generale, Andrea Poggio. All’incontro hanno preso parte anche Ermete Realacci Responsabile Green Economy del Pd, Roberto Della Seta Capogruppo del Pd Commissione Ambiente del Senato, e Francesco Ferrante Componente Commissione Ambiente del Senato.  “Nonostante i passi avanti compiuti e gli exploit di Salerno e dei capoluoghi sardi, descritti dal dossier presentato oggi, -ha detto ancora Cogliati Dezza- rimangono ancora ampie zone problematiche, soprattutto a carico delle metropoli, sulle quali e’ urgente investire”. “La strada da percorrere -ha avvertito il presidente di
Legambiente- e’ evidentemente quella dell’estensione del porta a porta, della costruzione degli impianti di riciclaggio, a partire dall’organico, della diffusione delle politiche di prevenzione e della realizzazione, per i rifiuti residuali non altrimenti riciclabili, degli impianti di smaltimento finale”. 

In particolare, Comuni ricicloni 2011 di Legambiente ha voluto premiare i comuni che avessero raggiunto gia’ nel 2010 la quota che, per legge, e’ richiesta solo dal 2011 di almeno il 60% di raccolta differenziata e che era del 50% lo scorso anno. La valutazione dei Comuni e’ avvenuta attraverso un Indice di Buona Gestione che ha considerato l’azione a tutto campo nel governo complessivo del settore rifiuti: produzione, riduzione, riciclo. “Il risultato e’ stato positivo, -ha sottolineato Legambiente- considerando anche che se ai 1.289 comuni secondo noi virtuosi aggiungessimo i 448 che hanno comunque superato il 50% di raccolta differenziata, richiesto dalla normativa per il 2010, arriveremmo alla quota di almeno 1.738 comuni in regola con la legge dello Stato”.

Comuni Ricicloni 2011 e’ stato realizzato da Ecosportello Rifiuti, lo sportello informativo di Legambiente per le pubbliche amministrazioni sulle raccolte differenziate, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare, ed in collaborazione con Conai, Federambiente, Fise Assoambiente, Anci, Cial, Comieco, CoRePla, CoReVe, Cna, Rilegno, Consorzio Italiano Compostatori, Centro di Coordinamento Raee, Novamont, Achab Group, Lab23, Tritech, Scuola Agraria del Parco di Monza e la rivista Rifiuti. Molte le esperienze consrtili emerse nel sondaggio di Legambiente e che si attestano come uno dei pilastri della Green economy. Ad eccezione di Ponte nelle Alpi, nelle prime 100 posizioni della classifica dell’associazione, molti sono infatti i comuni che fanno parte di un consorzio. Tra questi 59 sono veneti e 33 trentini.  Nella classifica dei comuni sotto i 10.000 abitanti residenti nell’Area nord, tra i primi 15, troviamo 14 comuni della provincia di Trento. E tra i comuni con piu’ di 10.000 abitanti, tra i primi 15, troviamo 14 comuni della provincia di Treviso.

 Quindi, in questa fase di egemonia dei sistemi di gestione del Nord Est, tra i piccoli comuni funzionano meglio i gestori del Trentino, mentre, tra i comuni piu’ grandi, la provincia di Treviso, servita prevalentemente dal Consorzio Intercomunale Priula e dal Consorzio TV3, non ha rivali. Nelle regioni centrali d’Italia, sono in classifica i comuni di due consorzi marchigiani. “Il proliferare dei consorzi e’ la prova che fare sistema nel proprio territorio -ha detto Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente- ha ricadute importanti sull’economia locale e nazionale, alimentando il commercio e il mercato dei materiali di cui si avvalgono migliaia di imprese che riutilizzano la materia prima”.

 Per Poggio inoltre, “i comuni ricicloni, sottraendo quasi 7 milioni di tonnellate di rifiuti alla discarica, contribuiscono al contenimento di circa 3 milioni di tonnellate di CO2″. “Se si fosse reso necessario sostituire le materie riciclate con sostanze nuove e vergini da estrarre, fondere, raffinare per produrne di nuove, -ha concluso Poggio- avremmo dovuto bruciare altri combustibili fossili.  Dunque, anche questa e’ Green economy”.