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Nasce in Puglia il più grande impianto d’Italia di bio-fitodepurazione delle acque civili

14 luglio 2011 0 commenti

acquedottoL’Acquedotto Pugliese, tra i maggiori player a livello nazionale nella gestione del servizio idrico integrato, su impulso del Commissario per l’emergenza Ambientale, Nichi Vendola, ha realizzato a Melendugno il piu’ grande impianto d’Italia di bio-fitodepurazione delle acque reflue civili. Il progetto, si legge in una nota, si e’ classificato primo al Premio nazionale Pianeta Acqua 2011, promosso dal Forum Nazionale per il Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica. Lo scopo del premio e’ la valorizzazione delle buone pratiche nel risparmio e nella conservazione dell’acqua.

 Il progetto dell’impianto di bio-fitodepurazione, primo classificato nella categoria ‘civile’ del Premio, e’ stato realizzato mediante un investimento di 2,2 milioni di Euro mediante i fondi della Regione Puglia. L’impianto si presenta come un bacino palustre naturale ed e’ composto da sei vasche in successione e comunicanti che occupano una superficie di circa cinque ettari. La fitodepurazione e’ un processo naturale di depurazione delle acque reflue che si genera nelle aree palustri, in grado di ridurre la concentrazione di inquinanti presenti nel refluo in ingresso.

 Questo impianto rappresenta un’alternativa ai trattamenti finali della depurazione tradizionale con vantaggi per l’ambiente (minor impatto sul paesaggio, eliminazione di trattamenti di disinfezione e loro sottoprodotti) ed economici (risparmio d’energia elettrica, limitati costi di gestione). La cerimonia di festeggiamento intitolata ‘L’acqua che non ti aspetti’ si e’ tenuta oggi presso l’eco-parco del depuratore consortile di Melendugno, Calimera, Martignano.  Gia’ nell’ambito della prima edizione del premio, tenutasi nel 2008, l’Acquedotto Pugliese era risultato vincitore tra oltre 180 progetti in gara. Complessivamente, nel 2010 l’Acquedotto Pugliese ha
investito per la depurazione 6,6 milioni di Euro nella sola Provincia di Lecce. Gli investimenti hanno riguardato la quasi totalita’ degli impianti gestiti.

 Parallelamente, l’amministrazione regionale ha promosso la stipula di una convenzione con Legambiente Puglia per assicurare le attività di monitoraggio dell’impianto con l’obiettivo di comprendere il ruolo ecologico delle aree umide artificiali. Legambiente, inoltre, mettera’ in atto un’azione integrata volta all’utilizzo dell’area per la didattica e l’educazione ambientale e realizzera’ una campagna di comunicazione locale e nazionale atta a promuovere l’esperienza ed i risultati conseguiti.