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Varata la Riforma europea della pesca: ecco cosa cambia

14 luglio 2011 0 commenti

pesciQuesti i principali elementi delle proposte di riforma della politica della pesca in Europa varate oggi dalla Commissione europea: – STOCK ITTICI – Devono essere portati a livelli sostenibili entro il 2015, conformemente agli impegni assunti dall’Unione a livello internazionale; – PIANI GESTIONE – Sono introdotti a lungo termine per tutti i tipi di pesca in base ai migliori pareri scientifici esistenti; –

RIGETTI IN MARE – Verrà progressivamente eliminata la pratica dei rigetti, consistente nel ributtare in mare le catture accidentali di pesce. I pescatori avranno l’obbligo di sbarcare tutto il pesce catturato; – SOVRASFRUTTAMENTO – Per porvi fine, le proposte includono strumenti basati sul mercato come le quote individuali di cattura negoziabili, misure di sostegno per la pesca artigianale, una migliore raccolta dei dati, e strategie per promuovere un’acquacoltura sostenibile; – CONSUMATORI – Potranno ottenere migliori informazioni su qualita’ e sostenibilita’ dei prodotti che acquistano; 

DECENTRAMENTO – Spetterà agli Stati membri definire e applicare le misure di conservazione più appropriate. Oltre a semplificare le procedure, questo approccio favorira’ soluzioni piu’ adeguate per soddisfare le esigenze regionali e locali; – INDUSTRIA – Gli operatori del settore dovranno prendere decisioni economiche per adattare le dimensioni delle flotte alle possibilita’ di pesca. Le organizzazioni di produttori potranno meglio orientare lapprovvigionamento dei mercati in modo da umentare i profitti dei pescatori; – FINANZIAMENTI – I sostegni verranno concessi unicamente a iniziative ecocompatibili. Un rigoroso meccanismo di controllo escluderà ogni finanziamento che possa avere effetti perversi in termini di attività illecite o di sovraccapacità; – RELAZIONI ESTERNE – A livelli internazionali e con i Paesi terzi, la Ue applicherà i principi praticati a livello europeo.