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Da Floyd a Katrina, la beffa degli uragani sottovalutati

27 agosto 2011 0 commenti

UraganoDa categoria 3 a 5 e poi di nuovo a 3 e poi 2. L’allarme scende, ma gli uragani sono imprevedibili e possono riprendere forza all’improvviso, cambiare traiettoria, virare repentinamente. Gli esperti mettono in guardia: mai sottovalutare un uragano, mai allentare il livello di attenzione solo in base alla scala Saffir-Simpson che classifica gli uragani. Perche’ un uragano e’ un uragano, non e’ piu’ ne’ una depressione ne’ una tempesta, ma e’ molto di piu’.  Di uragani sottovalutati e’ piena la storia. Inaspettata, per esempio, fu la terribile furia con cui l’uragano Labor Day si abbatte’ nel 1935 sulle Florida Keys. Nonostante fosse considerato un ‘piccolo’ uragano rase al suolo ogni costruzione e albero e uccise 423 persone.  “Le Indian Key sono state totalmente spazzate via, non vi e’ piu’ un filo d’erba”, commento’ uno sconcertato Ernest Hemingway.

 Anche l’uragano Floyd giunse sulla costa della Carolina del Nord nel 1999, ormai indebolito e declassato a uragano di categoria 2, ma questo non gli impedi’ di causare ulteriori danni: 57 morti e 4,5 miliardi di dollari di danni. Nel caso dell’uragano Floyd, la previsione della traiettoria fu eccellente durante il viaggio in mare aperto, ma quando arrivo’ sulle coste le previsioni cominciarono a sbagliare e non riuscirono a prevedere il passaggio a nord, proprio quello che provoco’ la maggior parte delle vittime.  E poi, naturalmente, c’e’ il terribile uragano Katrina del 2005, il piu’ grave in termini di danni economici e di perdite di vite umane. Dopo aver attraversato il sud della Florida come ‘moderato’ uragano di categoria 1, Katrina si rafforzo’ improvvisamente nel Golfo del Messico diventando uno dei piu’ forti uragani mai registrati in mare.

 L’uragano si indeboli’ di nuovo prima di addentrarsi come tempesta di categoria 3 nel sud della Louisiana, ma questo fu comunque sufficente per far aumentare il livello delle acque con le tragiche conseguenze note: sul suo percorso ha lasciato oltre 1.800 vittime, senza contare gli oltre 81 miliardi di dollari di danni. Questo dimostra che l’uragano, a parte il numero che classifica la sua potenza, porta con se’ inevitabilmente tutta una serie di conseguenze meterologiche, dai venti alle piogge torrenziali, delle quali a volte non si e’ tenuto conto.