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Nuova Zelanda, centinaia di animali morti a causa della marea nera

13 ottobre 2011 0 commenti

marea-nera-bp-541x344-customPotrebbero volerci molti anni prima che si possa valutare pienamente l’impatto della marea nera della nave Rena, in Nuova Zelanda, sugli uccelli e l’ambiente. A sottolinearlo è Il Wwf Nuova Zelanda riferendo che l’autorità Marittima del Paese ha annunciato oggi di aver trovato centinaia di uccelli morti a causa del petrolio, 92 sono stati curati presso il Centro nazionale di recupero della fauna selvatica.

 “Stiamo esplorando gli scogli alla ricerca di fauna selvatica, è difficile vedere gli uccelli e sembrano spaventati. Abbiamo salvato tre piccoli pinguini blu, ma abbiamo raccolto molti più uccelli morti. I pinguini normalmente non vengono a riva durante il giorno, quelli che stiamo trovando sono piuttosto malati” ha riferito Bob Zuur del Wwf Nuova Zelanda che lavora alla Baia di Plenty, al Centro nazionale di recupero della fauna selvatica. “I pinguini -ha aggiunto- vengono a riva di notte, probabilmente verranno recuperati più facilmente dalle squadre di soccorso questa sera. Il Wwfè è seriamente preoccupato per la fauna selvatica colpita dalla fuoriuscita di carburante”.

 “Abbiamo visto un cormorano a circa 20 metri dalla riva, si agitava in acqua cercando di ripulirsi, non poteva volare, non poteva immergersi, non sapeva cosa fare, e noi -ha raccontato ancora uur- non potevamo raggiungerlo. E ‘stato straziante. La maggior parte degli uccelli che stiamo trovando morti sono uccelli delle tempeste e berte ma anche pinguini e cormorani. Molti di questi uccelli nidificano in questo periodo dell’anno “.