Ecosistema urbano: la classifica di Legambiente delle città più virtuose
Sono Venezia, Bolzano e Belluno i tre capoluoghi in testa alla classifica di ‘Ecosistema Urbano’, il rapporto di Legambiente sulle eco-performance dei 104 capoluoghi di provincia, giunto alla 18esima edizione, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e ‘Il Sole 24 ore’. Maglia nera, invece, per Palermo, Messina, Catania, tra i grandi capoluoghi. Siracusa, tra i centri di medie dimensioni e Caltanissetta, tra i piccoli centri. I dati diffusi, evidenziati da Legambiente, sono, però, il sostanziale immobilismo generale delle città italiane, per quanto riguarda la qualità ambientale, e la scarsa sicurezza, in relazione ai rischi legati alla cattiva qualità dell’aria, che solo nei grandi centri provoca 8500 morti all’anno, alla congestione del traffico, alle abitazioni costruite male o nel posto sbagliato, alle fabbriche a rischio di incidente rilevante, presenti in ben 48 capoluoghi italiani.
Quest’anno non c’e’ un’unica vetta nella graduatoria di Ecosistema urbano di Legambiente perchè, per la prima volta, il rapporto raggruppa i 104 capoluoghi in tre categorie: 15 grandi città sopra i 200.000 abitanti, 44 medie città tra i 200.000 e 80.000 abitanti, e 45 piccole città sotto gli 80.000 abitanti. Tra i parametri presi in considerazione, la presenza di concentrazioni critiche di biossido di azoto e polveri sottili, la dispersione idrica, la depurazione, la gestione dei rifiuti, la densita’ automobilistica.
Tra le grandi città, insieme a Venezia (primo posto), Ecosistema urbano ha premiato anche Bologna (secondo posto) e Genova (terzo posto); tra le citta’ capoluogo comprese tra 80.000 e 200.000 abitanti insieme a Bolzano (primo posto), sono state premiate anche Trento (secondo), La Spezia (terzo), Reggio Emilia (quarto) e Perugia (quinto); tra le piccole citta’, oltre a Belluno, riconoscimenti sono andati anche a Verbania (secondo), Aosta (terzo), Pordenone (quarto) e Mantova (quinto). “Quest’anno, poi, una menzione speciale e’ stata assegnata all’Aquila – ha affermato Mirko Laurenti, curatore del Rapporto – perché, come amministrazione comunale, nonostante la tragicità in cui si trovano ancora ad operare, a darci risposte e partecipare ad un confronto tra le amministrazioni sulla loro gestione di questi parametri legati alla sicurezza ambientale. Questo per noi e’ il segnale migliore di cio’ che vogliamo fare con questo tipo di studio, ovvero ottenere una disponibilità al confronto da parte delle amministrazioni”.