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L’inquinamento? “Maschera” l’effetto serra

28 aprile 2012 0 commenti

chinaE adesso bisogna paradossalmente ringraziare l’inquinamento se l’effetto serra di orgine umana non è ancora più ampio dell’attuale. Che le polveri sottili avessero paradossalmente un effetto positivo sull’effetto serra era una tesi già ampiamente discussa e accettata da buona parte della comunità scientifica. Si parlava di 1.6 watt/metro quadro di riduzione del riscaldamento, con una riduzione dell’aumento di temperatura attesa di 0.64 gradi.

Ora arriva un autorevole studio che supporta questa tesi. In particolare la ricerca riguarda l’inquinamento da polveri sottili, che avrebbe creato una zona di raffreddamento nella zona Est degli Stati Uniti, mitigando gli effetti del riscaldamento globale. Ad effettuare lo studio sono stati gli scienziati della Harvard School of Engineering and Applied Sciences:  le polveri possono avere un effetto rafferddante su scala regionale. “Le nostre ricerche mostrano che l’inquinamento da polveri sottili degli ultimi 50 anni ha oscurato l’innalzamento di temperatura previsto negli Stati Uniti orientali”, ha detto Eric Leibensperge, climatologo a capo dello studio pubblicato sulla rivista Atmospheric Chemistry and Physics.

“Questo dimostra che il riscaldamento del clima presenta dinamiche piu’ complesse di quelle che ci aspettavamo. I risultati di questo studio potranno essere utili nel prevedere i cambiamenti climatici in zone a alto inquinamento industriale come ad esempio la Cina, che ha a malapena iniziato a ridurre le emissioni da particolato”. Se i cinesi (e gli indiani e molti altri paesi in via di sviluppo) fossero veramente spregiudicati potrebbero avere la tentazione di continuare ad emettere grabdi quantità di polveri sottili, magari giustificandolo con il fatto che queste portano almeno il beneficio di proteggerci un pò dal cambiamento climatico. Una scelta che sarebbe assurda e che i cinesi quasi certamente non faranno. Almeno non apertamente.