Ambiente, ecco il progetto Anbi per la riduzione del rischio idrogelogico
Arriva un “Piano per la riduzione del rischio idrogeologico” in Italia, con gli interventi immediatamente cantierabili e le risorse economiche necessarie per metterlo in atto. A presentarlo è l’Anbi, Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni.
“Si tratta del quotidiano monitoraggio che i Consorzi di bonifica attuano sul territorio nazionale”, annuncia il presidente Massimo Gargano, precisando che gli interventi vengono presentati per ogni regione, in cui l’Anbi ha competenza in materia, e aggiunge “i progetti sono pronti, servono scelte che non dipendono da noi”.
Secondo Gargano “occorre accelerare i tempi per un piano di manutenzione del suolo perché, aumentando la fragilità, non solo si creano drammi umani e danni alle cose, ma si pregiudica anche un bene indispensabile per la ripresa economica”.
Dati dell’associazione, dimostrano per il quinto anno consecutivo, come, come in assenza di un piano di interventi, la situazione peggiori in maniera rilevante, incrementando la necessità di risorse per riparare i danni pari a circa cinque volte quanto servirebbe per prevenirli. E questo, dove quasi il 60% degli italiani indica frane e smottamenti come una delle prime tre emergenze ambientali del Paese (le alluvioni lo sono per quasi il 50% del campione) e il 47% ormai ritiene di vivere in una zona a rischio idrogeologico (il 25% teme le alluvioni, il 21% gli allagamenti, il 15% le frane).