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Miami rischia di scomparire per l’innalzamento dell’Oceano Atlantico

24 aprile 2014 0 commenti

Mare mossoL’aumento del livello dell’Oceano Atlantico minaccia Miami, in Florida, e le sue case a due passi dal mare. A preoccupare è l’alto numero di proprietà, negozi e alberghi situati molto vicino alla costa, il cui valore complessivo è di quasi 15 miliardi di dollari. Il problema è emerso durante un’audizione al Senato organizzata a Miami dal senatore democratico Bill Nelson. L’allarme però non coinvolge solo la metropoli: secondo il politico tre quarti degli abitanti del sud della Florida vivono in aree a rischio di inondazioni.

Secondo i dati della Ong World Resources, lo Stato dal 1870 ad oggi avrebbe perso 30 centimetri di spiagge. Ed entro il 2016 il mare dovrebbe avanzare ancora di 23-62 centimetri mettendo a rischio soprattutto Miami che si trova a 1,22 metri dalla costa.

“Siamo su un terreno fatto di roccia calcarea sedimentaria che è porosa e intrisa di acqua”, ha detto il senatore Nelson. “Neppure le dighe funzionerebbero proprio a causa del terreno che è come formaggio svizzero”, ha continuando Nelson spiegando che si devono trovare soluzioni innovative.

Il sindaco di Miami, Philip Levine, ha raccontato che i residenti durante le inondazioni sono costretti a camminare con l’acqua fino alle ginocchia per le strade allagate. Inoltre le autorità cittadine hanno promesso di installare tre nuove pompe per fronteggiare le inondazioni attese ad ottobre.