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Energia delle maree, studio inglese: “Presto investimenti per 50 miliardi”

12 settembre 2014 0 commenti

Pesci in mare

Gli impianti per lo sfruttamento dell’energia delle maree e delle correnti sottomarine stimoleranno investimenti, nei prossimi anni, per almeno 40 miliardi di sterline: circa 50 miliardi di euro. E’ la previsione di un gruppo di studiosi dell’Università di Lancaster che ha condotto alcune ricerche insieme ad aziende private del settore, come West Energy Squared.

Intervistato dalla Bbc, l’accademico George Aggidis ha spiegato come il piano di costruire impianti di questo tipo nelle aree di Morecambe Bay, Ribble, Mersey e Dee possa portare, in futuro, alla produzione di energia sufficiente a illuminare cinque milioni di abitazioni nel nord-ovest dell’Inghilterra, nell’area di Liverpool e Manchester.

Intanto il progetto, nelle prossime settimane, verrà illustrato in un tour itinerante che girerà per il Regno Unito. Ma l’energia delle maree è già realtà. Alla fine di quest’anno inizieranno i lavori per il più grande impianto energetico europeo, e uno dei primi al mondo, di sfruttamento della forza delle maree sottomarine, che verrà costruito al largo del mare scozzese e che, progettato dall’azienda Atlantis Resource, si è assicurato 50 milioni di sterline (circa 65 milioni di euro) di investimento.

L’impianto sarà composto da 269 enormi turbine, in grado di generare, a pieno regime, elettricità per 175mila abitazioni. Secondo alcune stime diffuse dal governo britannico, la forza delle correnti sottomarine e delle onde potrebbe fornire, almeno idealmente, il 20% dell’energia elettrica necessaria a illuminare e a far andare avanti il Regno Unito.