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Clima, il Fondo Verde dell’Onu raggiunge i 10 miliardi di dollari

11 dicembre 2014 0 commenti

cambiamenti climaticiCon la promessa dei contributi di Australia e Belgio al Fondo Verde dell’Onu per il Clima, rispettivamente di 166 milioni e 63 milioni di dollari, è stata raggiunta la soglia simbolica dei 10 miliardi di dollari per questo meccanismo di aiuto ai Paesi in via di sviluppo di fronte alle minacce dei cambiamenti climatici.  Gli annunci di Australia e Belgio giungono mentre a Lima ci si appresta a tirare le somme dei negoziati sul clima in vista di un accordo multilaterale a fine 2015 per limitare il riscaldamento climatico.

L’aiuto ai Paesi in via di sviluppo, più esposti ai cambiamenti climatici e dotati di minori strumenti per farvi fronte, è uno dei temi di discordia ai negoziati. Aver raggiunto la soglia dei 10 miliardi di dollari è “un segnale positivo”, ha commentato il capo-negoziatore cinese, Xie Zhenhua, nel corso di una sessione interamente dedicata ai finanziamenti, “ma vi è ancora molta strada da fare per arrivare ai 100 miliardi di dollari promessi ai Paesi in via di sviluppo”, ha aggiunto.  Il Fondo, alimentato da doni o da prestiti, permetterà di finanziare azioni volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, in particolare con la lotta alla deforestazione, e progetti di difesa dall’innalzamento del livello del mare.

Il meccanismo del Fondo verde, promesso a Copenaghen nel 2009 dai paesi ricchi, ha impiegato molto tempo per mettersi in marcia tanto che i primi contributi sono arrivati solo il 20 novembre scorso. I 10 miliardi finora promessi alimenteranno il Fondo dal 2015 al 2018. Solo una quindicina di Paesi ha già annunciato i propri contribuiti: Giappone e Stati Uniti (1,5 miliardi), Francia e Germania (1 miliardo), Svizzera e Corea del Sud (100 milioni), Danimarca (70 milioni), Norvegia (33 milioni), Repubblica ceca (5,5 milioni).