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Iniziata la Conferenza europea delle città sostenibili

19 maggio 2010 0 commenti

 Giornata di apertura oggi a Dunkerque per la sesta Conferenza europea delle città sostenibili.

Circa 1500 delegati di amministrazioni locali, istituzioni, imprese, centri di ricerca e ONG hanno avviato il confronto per una tre giorni di conferenze, seminari e workshop.  

Sono rappresentati i paesi di tutta la UE ma il dibattito sarà arricchito anche dalla presenza di Brasile, Israele, Gambia, Kazakhstan, Libano, Nuova Zelanda, Russia, Senegal, Singapore, Turchia, Russia e Repubblica di Corea.

La cerimonia di apertura si è svolta in una plenaria gremita durante la quale è stata ribadita la necessità di rendere la sostenibilità un paradigma di sviluppo anche in relazione alla crisi ed in vista delle scelte strategiche fondamentali che il pianeta dovrà prendere sul fronte del post Kyoto.

Gli enti locali, anche qui a Dunkerque come a Copenhagen, rivendicano spazi d’azione più importanti rispetto ai Governi nazionali per poter rispondere concretamente alle domande dei cittadini.

E proprio per questo verrà discusso in questi giorni un documento politico dei Local Governments che rappresenterà la base di partenza per i negoziati sul clima in agenda a giugno a Bonn.

Il contributo alla stesura del draft da parte dell’Italia sarà sicuramente importante vista la notevole partecipazione. Al Summit europeo delle città sostenibili infatti il nostro paese è quello più rappresentato  dopo la delegazione dei padroni di casa francesi.

Moltissimi gli argomenti in programma già da oggi nelle diverse sessioni parallele: dalla biodiversità, ai cambiamenti climatici, alle energie rinnovabili, alla mobilità urbana, l’edilizia, i rifiuti, l’urbanistica, le dinamiche sociali ed i progetti di partnership con il mondo dell’impresa.

Lo scopo è quello di affrontare il tema dello sviluppo sostenibile in modo trasversale per individuare differenti scenari di riferimento.

Per domani è atteso un dibattito tra tutti i Sindaci “sostenibili” presenti qui a Dunkerque.