Energia solare dallo spazio? Per ora solo un mito
Si chiama Space-based solar power (SBSP), un progetto per realizzare una gigantesca schiera di pannelli solari nello spazio.
Tempo fa mi chiedevo se fosse sogno o realtà. Bé, una risposta seppur temporanea l’ho trovata oggi.
Lo spunto mi viene dall’americana Space Energy, Inc che afferma di voler realizzare un satellite SBSP in grado di trasmettere elettricità dallo spazio alla Terra utilizzando grandi ricevitori-antenna. Per fare questo la compagnia intende realizzare un prototipo da lanciare nella bassa orbita terrestre.
L’idea, concettualmente parlando, sarebbe buona, perché piazzando dei pannelli solari nello spazio si potrebbe sfruttare la luce del sole 24 ore al giorno con un’intensità di irradiazione della luce elevatissima (1.366 watt/mq) senza che i cicli terrestri giorno-notte o il tempo meteorologico possano influenzare in alcun modo la ricezione di essa.
Questo permetterebbe di ricavare 6-8 volte l’energia ottenuta con pannelli fotovoltaici sistemati a terra. Ma il problema sta proprio nella trasmissione dell’elettricità.
Gli SBSP andrebbero piazzati nell’orbita geosincrona del nostro pianeta, circa 36 mila chilometri sopra la nostra testa, e l’elettricità potrebbe essere trasmessa attraverso microonde oppure, in base a un sistema ideato da scienziati giapponesi, attraverso un sistema di piatti solari di cromo in grado di trasformare la luce solare in luce laser da sparare a terra.
Il problema, almeno per ora, è l’enorme distanza che l’energia dovrebbe percorrere. Infatti i test finora realizzati sul nostro pianeta sono stati del tutto fallimentari.
Basti pensare che un esperimento realizzato dalla Nasa per Discovery Channel, e costato la bellezza di 1 milione di dollari, per trasmettere energia a 148 chilometri di distanza (non 36 mila) ha avuto un risultato estremamente mediocre: appena un millesimo dell’1% di potenza trasmessa.
Allo stato attuale e a conti fatti l’energia solare dallo spazio risulta molto meno efficiente di quella terrestre ed estremamente più costosa - si parla di miliardi di dollari. Quindi per ora fantastichiamo pure, ma “accontentiamoci” del notro caro fotovoltaico.
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