“Acquisti verdi”. On-line il sito web nazionale del progetto europeo "Buy Smart”
“Buy Smart” è on-line! Si tratta dello spazio web per il “Green procurement for smart purchasing”, curato dall’ENEA, responsabile per l’Italia, che ha l’obiettivo di promuovere gli acquisti verdi.
Linee guida per responsabili amministrativi e commerciali e operatori del settore energetico e ambientale; tutto quello che c’è da sapere sulle etichette energetiche ed ambientali; strumenti elettronici di supporto agli acquisti verdi come schede tecniche di prestazione e fogli elettronici per il calcolo del Life Cycle Cost; documenti utili alla formazione degli addetti ai lavori; un’analisi delle diverse esperienze nazionali; esempi di buone pratiche: questo ed altro sul nuovo portale nazionale all’indirizzo: www.buy-smart.info/italian
Gli acquisti "verdi", cioè gli acquisti di prodotti e servizi con determinate caratteristiche di sostenibilità ambientale (Green Public Procurement, GPP) si stanno affermando nelle pubbliche amministrazioni di tutti i paesi europei e l’Italia è in prima fila. Gli acquisti verdi si collocano come strumento chiave per il consumo e la produzione sostenibili, in grado di orientare la domanda e l’offerta verso beni e servizi a ridotto impatto ambientale.
La sezione del sito dedicato alle buone pratiche è particolarmente interessante. Al di là di leggi e regolamenti, gli esempi raccolti danno una panoramica delle reali applicazioni del green procurement, in Italia e negli altri paesi partner, per l'acquisto di elettricità verde, di dispositivi ad alta efficienza energetica, di veicoli meno inquinanti, di materiali ecologici, ecc…
Altra sezione importante è quella dedicata alle etichette energetiche ed ambientali dove sono raccolte e descritte e le principali etichette e i marchi nazionali ed europei per i componenti per l'edilizia, per l’elettricità da fonte rinnovabile, per gli elettrodomestici, per l'illuminazione, per le apparecchiature per ufficio e per i veicoli.
Altra novità di “Buy Smart” è il coinvolgimento degli acquirenti privati: le imprese private sono sempre più impegnate nella riduzione delle loro emissioni di CO2 e nello stesso tempo il costo crescente dell’energia porta a considerare il consumo energetico dei beni e servizi acquistati.
Infatti, aumentare la quota di prodotti eco-efficienti non solo presso le istituzioni pubbliche ma anche presso il settore privato, superando le barriere che ne rallentano la diffusione è uno dei principali risultati che ci si attende dal progetto.
Ulteriori informazioni possono essere richieste all’indirizzo e-mail dedicato:
informazioni_enea@enea.it
Roma, 20 Ottobre 2009