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Celle a combustibile: studi ENEA presentati alla conferenza: "European Fuel Cell Technology and Application"

16 dicembre 2009 0 commenti

E’ in corso a Roma (15-18 dicembre, Centro Congressi Frentani, Via Frentani 4) la III edizione della conferenza "European Fuel Cell Technology and Application", promossa da ENEA, Università degli studi di Perugia, Università di Napoli Parthenope ed ASME (American Society of Mechanical Engeneers). L’evento ha richiamato i maggiori esperti mondiali del settore delle tecnologie ed applicazioni di celle a combustibile insieme al mondo dell’Industria nazionale ed internazionale, per discutere dello stato attuale di queste tecnologie e dei loro scenari futuri e delle opportunità di mercato.

L’ENEA ha presentato i risultati dei propri studi sulle celle a combustibile sia a carbonati fusi (MCFC) che ad elettroliti polimerici (PEM). Le celle a combustibile a carbonati fusi sono di taglie medio-grandi (0.1 – 10 MW) e lavorano ad alte temperature, fino a 650°, e possono essere utilizzate per costruire sistemi cogenerativi per elettricità e calore ad alta efficienza per interi edifici. Le celle a combustibile ad elettrolita polimerico, invece, lavorano a temperatura ambiente e possono essere di piccole dimensioni, favorendo la tecnologia portatile, o di dimensioni maggiori con possibili applicazioni per le auto del futuro o per caldaie da appartamento in grado di produrre calore ed elettricità.

Gli studi ENEA sulle celle a carbonati fusi sono stati realizzati in collaborazione con “Ansaldo Fuell Cells”, mentre quelle sulle celle ad elettrolita polimerico sono stati condotti in collaborazione con “Exergy Fuel Cells”.

Con i risultati dei suoi studi e sperimentazioni sulle celle a combustibile, l’ENEA intende contribuire all’affermazione di questa tecnologia, favorendone il trasferimento tecnologico al mondo dell’industria.

La cella a combustibile è un dispositivo elettrochimico che converte direttamente l’energia di un combustibile in elettricità e calore, senza combustione. La trasformazione elettrochimica consente uno sfruttamento controllato e senza sprechi del potere calorifico del combustibile senza rilascio di prodotti di combustione dannosi all’ambiente. Grazie a questo funzionamento, le celle a combustibile hanno anche efficienze di conversione molto alte, arrivando anche oltre il 50% di efficienza elettrica, e possono così contribuire a un notevole risparmio sulle fonti primarie di energia.

 


Roma, 16 Dicembre 2009