Se non ci credono loro…
Secondo il Guardian di oggi un’indagine demoscopica condotta tra scienziati ed esperti di clima che hanno partecipato al recente congresso climatico di Copenhagen ha concluso che nove su dieci tra loro pensano che le politiche climatiche attuali non riusciranno a contenere il riscaldamento globale al di sotto di due gradi a fine secolo e che probabilmente nel 2100 il livello delle temperature globali si attesterà su +4 o anche +5 gradi rispetto all’era preindustriale. Non è una buona notizia, significa che l’occhio critico degli esperti guarda con scetticismo alle politiche messe in campo finora dai governi e implicitamente domanda di fare di più, molto di più di quel che stiamo facendo. Cos’è che si dovrebbe fare allora? Qui usciamo dal campo strettamente scientifico per passare a quello politico-economico. Secondo Jeffrey Sachs (foto), direttore dell’influente Earth Institute, Columbia University, la soluzione europea delle quote e del mercato di emissioni ETS non funziona, ci vuole invece un sistema di tassazione diretta delle emissioni (la cosiddetta carbon tax) a carico degli emettitori. Il dibattito è formidabile, se volete averne una vaga idea date un’occhiata qui. C’è da perderci la testa (o la Terra?).