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Clima: il testo base accettato da 191 paesi. Ora 199 giorni per trovare l’accordo.

1 giugno 2009 0 commenti

Non fa impazzire davvero  nessuno, ma, di contro, non è inaccettabile per nessuno. E quindi le 191 nazioni che prendono parte alla conferenza inauguartasi oggi a Bonn _ la seconda delle sei sessioni negoziali pianificate quest’anno dall’Onu per dar vita entro dicembre ad unaccordo che dal 2012 prenda il posto del protocollo di Kyoto_ l’hanno accettato come testo base.  Stilato dal maltese Michael Zammit Curtajar, negoziatore climatico di lunga esperienza, è una sorta di “minimo comun denominatore” per la trattativa. Che fosse accettato non era scontato. Da lì si partirà per migliorarlo.

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 “Passi molto importanti sono stati fatti in vista di un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici, anche se gli impegni espliciti restano al momento insufficienti” ha detto il direttore della Convenzione delle Nazioni Unite per il clima (Unfccc) Yvo de Boer.  Per la prima volta è in discussione una bozza di accordo  http://unfccc.int/resource/docs/2009/awglca6/eng/08.pdf   che costituirà la base della futura intesa che dovrà essere siglata a Copenhagen il prossimo mese di dicembre e che dovrà garantire un seguito al Protocollo di Kyoto.  “A questo stadio non possiamo ancora prevedere il risultato dei negoziati, ma sono fiducioso”, ha proseguito De Boer, che ha tuttavia sottolineato come rispetto alle raccomandazioni dei ricercatori le proposte di riduzione di gas serra da parte dei Paesi industrializzati siano insufficienti. De Boer ha invitato i negoziatori a non aspettare l’ultimo momento per presentare eventuali nuove proposte: a 188 giorni dal vertice di Copenhagen e 199 dalla sua fine “restano sei settimane di tempo reale per le trattative”. Poco, ma con la giusta volontà politica si possono fare miracoli.