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Prestigiacomo: sull’articolo 4 confido nella parola di Berlusconi

24 luglio 2009 0 commenti

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Per ora il contestato articolo quattro del decreto anticrisi resta com’è, immutato. Ed eventualmente dipenderà da Berlusconi se le competenze in merito alla realizzazione delle infrastrutture energetiche resteranno anche al ministero dell’Ambiente o gli saranno scippate. Che Berlusconi interverrà si dice convinta il ministro dell’Ambiente. ”Ho avuto la parola del presidente Berlusconi che l’articolo 4 del decreto anticrisi sarà modificato nel corso dell’esame del provvedimento al Senato. E confido sulla sua parola”: ha ribadito Stefania Prestigiacomo, oggi ad Are (Svezia), in margine al consiglio informale ambiente della Ue.

Oggi la Prestigiacomo, in una intervista, ha usato parole durissime verso i suoi colleghi di governo. “Sono incredula, vivo quello che e’ successo come una prepotenza e un’ar­roganza- ha detto Prestigiacomo- c’e’ la chiara volonta’ di viola­re e spostare i centri decisionali”. Di piu': “penso che sia un attacco politico”. La norma dell’articolo 4 del dl anti-crisi “significa che anche la Valutazione d’impatto ambien­tale di una centrale nucleare sara’ nelle mani di un commissario- ha avvertito il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo- ci rendiamo conto?”. Non solo. “In una sola persona si concen­trerebbero poteri attribuiti a organi col­legiali secondo norme dell’Unione eu­ropea, come la Via, e anche l’Autoriz­zazione integrata ambientale”. In cio’ sarebbero quindi “azzerate parti significative delle competenze fondamentali del mi­nistero dell’Ambiente- afferma- quelle che ri­guardano le autorizzazioni”. Inaccetabile.
Ergo, rischio di dimissioni? Qui la Prestigiacomo frena: “Non ho mai minacciato dimissioni, certo sarei estremamente a disagio…”.

Immediata la replica delle opposizioni, che pure avevano appoggiata l’alzata di scudi della Prestigiacomo. “Non avevamo dubbi, il ministro Prestigiacomo ha ritirato le dimissioni. Nessuno, dal presidente delConsiglio in giu’, le aveva dato grande credito, ma una marcia indietro cosi’ repentina non era facilmente immaginabile”. Lo dice Mauro Libe’, capogruppo dell’Udc in commissione Ambiente alla Camera. “Il ministero dell’Ambiente era gia’ stato spogliato della competenza sul ritorno dell’Italia al nucleare e il ministro era rimasta al suo posto, praticamente senza battere ciglio – rileva Libe’- ora ha provato ad alzare i toni con allegate minacce. Nella sostanza cambiera’ poco”. Per il deputato Udc, “sinceramente la vicenda e’ molto triste: contribuisce a confermare la chiara impressione che i ministri di questo Governo non cerchino le competenze ma solo la conservazione del posto”.

“Aver mantenuto invariato nel maxi emendamento l’articolo 4 e’ un fatto gravissimo, che di fatto svilisce e
svuota il ruolo del Ministero dell’Ambiente”. lo afferma Ermete Realacci, responsabile ambiente del PD, commentando il testo del maxi emendamento su cui il Governo porra’ la fiducia. “In questo modo si imbocca la pericolosa strada dei commissariamenti che non solo ignora gli allarmi lanciati dal Ministro Prestigiacomo e indebolisce il ruolo delle istituzioni territoriali- avverte Realacci- ma soprattutto rende molto piu’ fragile la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini”.