Una discarica radioattiva incontrollata. N’drangheta. Sporchi affari. E a nessuno sembra importare.
Leggetevelo tutto questo (ottimo) articolo di Riccardo Bocca.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/calabria-al-veleno/2107244/8
E chiedetevi: che cosa stanno facendo – diciamo quantomeno dal 2005 a oggi _ il ministero dell’Ambiente e la Protezione Civile?
Perche delle due l’una: o il problema c’è o non c’è. E allora vista la rilevanza del caso perchè nessuno si assume la responsabilità di prendere una posizione netta (e poi agisce di conseguenza)?
Se il problema c’è _ e pare proprio che ci sia _ perchè non si vara, subito, con urgenza, un piano per la bonifica dell’area? Perchè chi indaga è lasciato senza mezzi? E perchè _ nel Paese nel quale tutti bloccano le strade e le ferrovie per qualsiasi tema anche assai settoriale e talvolta anche per motivo di rilevanza quantomai dubbia _ la gente che vive lì vicino non scende in piazza fino a che il caso non è riolto?
Tanta indifferenza è perchè succede in Calabria?
Sul tema è intervenuta oggi, 3 settembre, il ministro Prestigiacomo: “L’attenzione del ministero del’Ambiente sul caso di sospetto inquinamento da rifiuti radioattivi, tossici e nocivi nella zona di Serra d’Aiello, in Calabria, e’ massima”. “Il ministero gia’ nel maggio scorso, non appena avuta la prima segnalazione, ha disposto ispezioni nella zona da parte dei carabinieri dei Nuclei operativi ecologici (Noe) e dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), ed e’ in costante contatto con i presidi locali per monitorare la situazione”. Inoltre, aggiunge prestigiacomo, “e’ stata avviata un’interlocuzione con l’Autorita’ giudiziaria, mettendo a disposizione della magistratura le strutture del ministero per ogni tipo di accertamento”.
E speriamo che questo produca risultati.