Navi dei veleni: a ottobre controlli al largo di Livorno
La denuncia del nostro giornale ha avuto successo. L’intervista rilasciata dal pentito Francesco Fonti al Quotidiano Nazionale ha prodotto le necessarie risposte da parte delle istituzioni. Il che non era scontato. Ora vedremo se davvero al largo di liforno è stata affondata una carretta del mare piena di rifiuti tossici, e se è così ci sarà modo di recuperarla e di evitare la contaminazione.
La notizia è che inizierà ai primi di ottobre la campagna di analisi dei fondali livornesi per la ricerca di eventuali navi di veleni. . La condurra’ la Guardia costiera livornese. E’ stato deciso dal ministero dell’Ambiente dopo le rivelazioni del pentito della ‘Ndrangheta calabrese Francesco Fonti, che ha indicato il mare davanti alla costa livornese come il ‘cimitero’ di alcune ‘navi a perdere’ volontariamente affondate proprio con il loro carico di veleno. Da quanto si e’ appreso in ambienti ben informati, le analisi saranno eseguite dalla Cp 406 ‘Scialoja’, attualmente ferma in cantiere per alcune opere di manutenzione, e saranno coordinate dal punto di vista scientifico da Eugenio Fresi, ordinario di Ecologia dell’Universita’ Tor Vergata di Roma. La Scialoja e’ una motovedetta dotata di un sonar agganciato allo scafo in grado di investigare i fondali fino a 250 metri di profondita’, rimandando in tempo reale in superficie le immagini elaborate dal software grazie al quale e’ stato rilevato il bersaglio da parte del sonar.