Ecco la “bozza brasiliana”. Integrale.
Siamo quarto giorno, ed è un fiorir di bozze. Alla “bozza danese” risponde la “bozza brasiliana”, espressione dei grandi paesi del G77 (Cina, India, Brasile, sudafrica più il Sudan in quanto presidente del G77), che mantiene l’obiettivo dei due gradi e ha una attenzione particolare alle esigenze di crescita dei grandi paesi in via di sviluppo.
Per questo traccia un “doppio binario”. E cioè: protocollo di Kyoto prolungato al 2020 (con impegni di riduzione da valutare) per chi già lo ha firmato e ratificato, accordo di Copenaghen per tutti in modo da compredere chi è nel processo di Kyoto, chi è fuori (Stati Uniti) e chi non ne faceva parte dall’inizio (paesi in via di sviluppo). In ogni caso gli impegni del paesi in via di sviluppo sarebbero rigorosamente volontari e ben sovvenzionati. Basta per affrontare seriamente il problema? Probabilmente è ancora troppo poco, troppo di parte.
The Brazil Paper2