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Copenaghen. Ecco la bozza negoziale ufficiale. Integrale, come al solito…

11 dicembre 2009 0 commenti

Al quinto giorno, ecco la bozza negoziale ufficiale del gruppo di lavoro sugli impegni a lungo termine. Una bozza importante.
Il documento contiene ancora diverse parentesi sui dati della riduzione globale delle emissioni di diossido di carbonio entro il 2050 (rispetto ai livelli del 1990) si indicano tre possibili obiettivi: del 50, dell’80 e dell’95 per cento. I Paesi industrializzati spingono per fermarsi al 50 per cento, ma alcune economie emergenti guidate dalla Cina non hanno voluto fissare alcun obiettivo a meno di non chiarire che i Paesi ricchi si assumeranno la quasi totalità dell’onere. Per i Paesi ricchi, su cui ricadono le maggiori responsabilità nel surriscaldamento del pianeta, le opzioni possibili di tagli al C02 entro il 2050 variano dal “75-85 per cento”, ad “almeno 80-95 per cento” e a “più del 95 per cento”, tutti opzioni comparate ai dati del 1990. Per quanto riguarda il 2020 invece la bozza prevede che le nazioni industrializzate riducano i gas-serra “di almeno il 25-40% rispetto ai livelli del 1990″, percentuali che per i paesi più poveri si abbassano al “14-18%”. Niente male. ma gli Usa già frenano: “Su molti punti il testo è costruttivo – ha detto l’inviato speciale degli stati uniti per il clima todd stern – ma non riteniamo come una valida base di negoziato la parte riguardante l’attenuazione dei gas serra”. “Il testo – ha aggiunto – stipula infatti che i paesi avanzati devono impegnarsi a ridurre i gas serra mentre i paesi in via di sviluppo semplicemente possono farlo. è un punto tecnico ma importante e non possiamo iniziare i negoziati su questa base”.
COME SEMPRE, ecco qua sotto IL TESTO NEGOZIALE IN VERSIONE INTEGRALE.

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