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Con i tagli in discussione a Copenaghen avremo un riscaldamento di tre gradi. Ma non dovevano essere due?

18 dicembre 2009 0 commenti

Dicono che dovremmo contenere l’aumento della temperatura in due gradi (o meglio, in 1 grado e 26, dato che 0.74 ce li siamo già “bruciati”): è la nostra assicurazione per evitare che i cambiamenti climatici causino effetti distruttivi. Ma sanno che gli impegni sinora presi o promessi alla conferenza di Copenaghen sono così inadeguati che falliremo il nostro obiettivo.
Eppure si guardano bene dal dircelo.
La storia è paradossale. Qui a Copenaghen in una delle due bozze in discussione sta scritto “le parti devono cooperare per evitare cambiamenti climatici pericolosi riconoscendo che l’aumento della temperatura media non deve superare i due gradi”. O (secondo altre due opzioni) il grado e mezzo, o il grado. Questo è coerente con quanto chiesto dalla scienza. E sembra mostrare un genuino impegno a lottare contro i cambiamenti climatici. Indicherebbe chiaramente la possibilità di farcela.
E invece.
E invece leggete con attenzione il documento molto confidenziale realizzato dalla Convenzione per i cambiamenti climatici (Unfccc), cioè il corpo delle Nazioni Unite nato nel 1992 e che che organizza tutte le conferenze Onu sul clima. E’ uno scoop delll’edizione online del giornale inglese Guardian. l documento analizza tutti gli impegni presi o annunciati dalle parti della convenzione e dimostra in maniera lampante che se verrà raggiunto un accordo e gli impegni saranno quelli annunciati finora allora l’accordo sarà inefficace a contenere il riscaldamento entro i due gradi. Il riscaldamento, dice il documento, raggiungerà i tre gradi.
In altre parole, si indica un obiettivo che si sa che non verrà raggiunto. Non è una novità che gli impegni fossero insoddisfacenti e inadeguati alle necessità, ma sentirselo dire dall’Onu fa un altro effetto. Perchè ne dimostra l’insincerità.

“Il documento _ è scritto _ mostra che esiste un gap di 10.5 miliardi di tonnellate di carbonio per stabilizzare a un livello di 44 gigatonnellate al 2020 che è richiesto per stare sotto i due gradi. Questo gap può essere parzialmente ridotto ma resta pur sempre un gap che se non sarà chiuso lascerà le emissioni a un livello insostenibile che potrà portare a concentrazioni superiori a 550 parti per milione (oggi sono 382. Ndr) con aumenti di temperatura di tre gradi”.
Se sanno che gli impegni presi sono COSI’ inefficaci e ci consegnano un futuro simile, perche non ce lo dicono?
Forse per non rovinare la passerella ai capi di stato e di governo?
Forse perchè basta fare greenwashing, cioè dipingersi un pò di verde per mettersi in pace l’anima, e pazienza se la sostanza è un’altra?

Il documento _ integrale _ è qui.
http://www.guardian.co.uk/environment/2009/dec/17/copenhagen-emissions-cuts-future-temperatures