Il Mef è fallito e anche Cancun non si sente molto bene
“Non abbiamo raggiunto grossi risultati al Mef”. E’ stata sincera il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo: la due giorni del Major economies forum (MEF) _ conclusasi ieri a Roma è stato niente più che uno scambio di opinioni in tema di cambiamenti climatici. L’inutile forum delle 17 maggiori economie voluto da George W.Bush per controbilanciare/sabotare le conferenze Onu sul clima, forum peraltro confermato da Barack Obama, ha confermato la sua (ad esser generosi) impalpabilità decisionale.
E tutto è andato assolutamente come previsto nonostante qualcuno cerchi tuttora di indorare la pillola ipotizzando che a Cancun si potrà “ripartire” (ripartire?) da un accordo (quale?) basato su fondi (quali? quelli promessi a Copenaghen e non ancora stanziati? E comunque in larga parte fondi per l’adattamento, non per la riduzione delle emissioni: quindi fondi per mettere un cerotto) e controlli (quali se non c’è un accordo nè globale nè parziale?).
La realtà è ben peggiore. Si naviga a vista e la terra è molto oltre l’orizzonte. La Prestigiacomo ha tranquiillamente ammesso: “Cancùn non sarà una svolta anche se siamo tutti determinati a puntare al summit non per raggiungere un accordo globale così come si pensava per Copenaghen. Ma a Cancun potremo dire di aver raggiunto un risultato positivo se si riuscirà a definire una architettura condivisa per un futuro”.
Cioè Cancun (la QUINDICESIMA conferenza sui cambiamenti climatici…) sarà una ennesimo appuntamento interlucutorio. Possiamo sperare in un accordo per il 2012? Forse, o magari per il 2015, o il 2020, tanto ormai sono numeri in libertà: peccato che nel frattempo le emissioni continuino ad aumentare e il cambiamento climatico continui ad avanzare. Inesorabilmente.
“Non dobbiamo cadere nell’errore di Copenaghen alzando le aspettative per poi conseguire un flop. Siamo consapevoli _ ha detto la Prestigiacomo _ che non ci sono le condizioni per un accordo globale“. E purtroppo ha tristemente ragione. Manca completamente la volontà politica. Fatevene una ragione (e prepararate la crema solare).