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Cancun, problemi per il REDD+. Ma ci sono interessanti novità…

8 dicembre 2010 0 commenti
COP16-cancun-mexicodall’inviato ALESSANDRO FARRUGGIA
CANCUN
Si tratta, si tratta, si tratta. E nel testo del documento che si riferisce al gruppo di lavoro sul lungo periodo sono state aggiunte o modificate alcune opzioni (quelle quali, va sottolineato, ancora NON c’è accordo) sulle quali sono i politici sono chiamati ad esprimersi. E tra le più rilevanti, ce ne sono di DAVVERO significative.

1) Obiettivo di lungo periodo: Surriscaldamento del pianeta non oltre 1,5°C rispetto all’epoca preindustriale, con stabilizzazione delle concentrazioni atmosferiche al livello di 350 ppm.
Significato di questa opzione: Stabilizzare a 350 ppm significa scendere ad un livello inferiore a quello attuale, che è di 390 ppm. Ciò sarà possibile solo se si arriva ad emissioni negative. In altre parole il percorso possibile sarà quello che entro il 2020 le emissioni globali dovranno ridursi di almeno il 50%  rispetto al 1990. Al 2050 le emissioni globali dovranno essere circa pari a quelle del 1990. Quindi si dovrà stabilire che i paesi industrializzati dovranno ridurre attorno 100% rispetto al 1990, mentre i paesi in via di sviluppo dovranno ridurre le emissioni attorno al 90% rispetto al 1990. Dopo il 2050 le emissioni dovranno diventare assolutamente negative. In altre parole, gli assorbimenti (sink) terrestri (soprattutto forestali) ed gli assorbimenti oceanici (soprattutto fitoplancton) dovranno essere tali da riassorbire ed immagazzinare (nel suolo, nel mare e negli ecosistemi terrestri e marini) l’eccesso di aniudride carbonica atmosferica )che nel frattempo avrà superato 400-420 ppm) per riportarla al valore di 350 ppm.

2) Finanza: a partire da un certo anno (il 2020 o altro anno da decidere), si è introdotta l’opzione (in alternativa alla nascita del fondo da 100 miliardi di dollari al’anno. Nda) sucondo la quale una percentuale pari al 1,5% del prodotto nazionale lordo dei paesi industrializzati sarà devoluto al “green fund” per le azioni di mitigazione e di adattamento dei paesi più poveri
Significato di questa richiesta; se la crescita economica dei paesi industrializzati PIL è inferiore 1.5%, per anno, i paesi industrializzati vanno in recessione (difficile che questa richiesta venga presa in considerazione). Per qunto riguarda la richiesta alternatica di tassazione, è possibile che venga presa in considerazione purchè ci sia accordo su cosa tassare (le transazioni internazionali come per esempio la Tobin tax? Le emissioni di anidride carbonica, ma oltre un certo livello?)

3) la questione del REDD+ (lotta alla deforestazione ed al degrado delle foreste) si è complicata nella redazione del documento da sottoporre ai politici, perché c’è un forte dissenso se si debba o meno includere il rispetto dei diritti umani, il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene, il rispetto dell’integrità della diversità biologica.

Significato di questa complicazione: il REDD+ rischia di non trovare, alla fine, il necessario consenso per entrare nel famoso “pacchetto”.

E vediamo come va domani…