Legambiente: liberiamo il Colosseo dallo smog. Piano piano
In altri paesi sarebbe impensabile avere un monumento dell’importanza del Colosseo circondato dal traffico. Ma siamo in Italia e ogni misura di tutela è figlia di un processo lento e sofferto. E anche le associazioni ambientaliste spesso scelgono la linea della gradualità, con il risultato che le cose non si fanno o se si fanno si fanno tardi e parzialmente.
Un esempio interessante è il piano presentato questa mattina da Legambiente Lazio e che la (lodevole) finalità di liberare il Colosseo dallo smog. Il progetto realizzato sulla base di un monitoraggio che ha permesso di registrare i flussi di traffico nella zona di via dei Fori imperiali, ipotizza una strategia d’azione in tre fasi temporali. Eccole. La prima prevede l’immediata pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali il sabato e nelle mattine dei giorni feriali nell’area compresa tra piazza Venezia fino a largo Corrado Ricci, ampliando la Ztl fino a Santa Maria Maggiore lungo via Cavour. La seconda mossa da realizzarsi invece entro 8-12 mesi prevede la chiusura al traffico per l’intera settimana dell’intero tratto piazza Venezia-largo Corrado Ricci, mentre la terza ed ultima da realizzarsi entro 12-24 mesi prevede una totale pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali.
“Nonostante la zona Colosseo-via dei Fori Imperiali sia un’area vocata alla fruizione turistica, alla tutela del bene storico, archeologico e ambientale– sottolinea Legambiente Lazio- ad oggi risulta anche un nodo di traffico non secondario nel contesto di buona parte del centro storico di Roma. Vale la pena sottolineare come le importanti esperienze di pedonalizzazione e chiusura al traffico totale o parziale di via dei Fori Imperiali, sebbene organizzate prevalentemente in occasione di giorni festivi, hanno dimostrato quanto importante sia la domanda di utilizzazione di quello spazio da parte dei cittadini singoli, delle scuole, delle associazioni e di molti che riscoprono il valore di un’area unica, patrimonio della cultura, della storia delle persone piuttosto che quotidiana isola di traffico”. “Per salvare il Colosseo e migliorare la qualita’ della vita dei cittadini e’ urgente mettere fine all’improprio ruolo di spartitraffico del monumento simbolo della Citta’ Eterna nel mondo”dice Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. Il caos delle automobili “circonda le millenarie mura del Colosseo- prosegue Legambiente Lazio- ma l’aria inquinata entra persino all’interno del monumento dove i visitatori respirano punte di 90,2 microgrammi per metro cubo di polveri sottili Pm10, un forte inquinamento ben al di sopra del limite di legge”.
Questi dati sono stati rilevati attraverso un monitoraggio dei flussi di traffico su via dei Fori Imperiali. L’analisi e’ stata effettuata in tre giornate feriali (29 novembre, 1 e 3 dicembre 2010) nel periodo antimeridiano dalle 8.30 alle 11.30 e in quello pomeridiano dalle 16.30 alle 19.30 in quanto fasce orarie di maggior carico. “I flussi- rileva Legambiente Lazio- sono stati rilevati, simultaneamente, in modo manuale dai volontari, in alcune sezioni strategiche (largo Corrado Ricci, via Cavour e piazza Venezia), contando i veicoli transitati ogni cinque minuti suddivisi in sette tipologie: auto, taxi, camion-furgoni, moto-scooter, autobus, pullman turistici e biciclette”. Questo monitoraggio ha permesso a Legambiente di “poter affermare con certezza che i flussi misurati sono ampiamente piu’ elevati del valore medio”. Andrea Benedetto, presidente del Comitato scientifico di Legambiente Lazio ha messo in risalto che “da una prima analisi dei flussi e’ stato possibile fare una stima sull’equilibrio del nodo di largo Corrado Ricci che, per quanto riguarda le ore mattutine, mette in evidenza un flusso in ingresso molto elevato fino a 3.400 veicoli all’ora”, mentre Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, nel prospettare una futura totale pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, ha sostenuto che “raccogliamo la sfida per la pedonalizzazione del Tridente e dell’area archeologica lanciata dal sindaco Gianni Alemanno e dal sottosegretario Francesco Maria Giro e la rilanciamo proponendo una soluzione concreta e praticabile per eliminare lo scempio delle automobili dal Colosseo e via dei Fori imperiali”.
Tutto giusto, tutto vero, ma perchè aspettare 12-24 mesi per chiudere il tratto attorno al Colosseo? Perchè limitarsi fino ad allora ad una chiusura, all’inizio parziale, del solo primo tratto dei Fori Imperiali? Perchè non decidere da subito un blocco di tutto il traffico veicolare, autobus esclusi e avviare un recupero dell’area archeologica smantellando la viabilità secodaria attorno a Viale dei Fori Imperiali? Per dare il tempi a chi è contrario di organizzarsi?
Il grande Antonio Cederna _ padre del giornalismo ambientalista _ lanciò, inascoltato, una proposta per smantellare l’intera via dei Fori Imperiali e crare un parco archeologico fino all’Appia. Mirabile progetto, che probabilmente l’amminstrazione Alemanno combatterebbe strenuamente. Ma senza arrivare a tanto, un blocco del traffico è forse un obiettivo che si può ottenere. Purchè ci si creda e lo si proponga come scelta netta, indifferibile. Almeno dagli ambientalisti, sarebbe doveroso.