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Ecco EVA (Eco Villaggio Autocostruito) in Abruzzo: inaugurate le prime case

2 marzo 2010 0 commenti
Mentre gli sfollati de L'Aquila cominciano ad alzare la voce e a protestare vistosamente - per una città che a un anno dal sisma è ancora preclusa ai suoi cittadini e in mano ai comitati d'affari - a Pescomaggiore, una quindicina di chilometri distante, alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso–Monti della Laga, sabato 27 febbraio 2010 sono state inaugurate le prime due case dell'EVA, l'ecovillaggio autocostruito. Il terremoto del 6 aprile dello scorso anno ha distrutto buona parte delle abitazioni e del patrimonio storico-culturale. I tempi lunghissimi dell’emergenza e della ricostruzione rischiavano di portare all’abbandono del paese, già semi-spopolato dall’emigrazione. Ma gli abitanti non si sono dati per vinti ed hanno formato il Comitato per la rinascita di Pescomaggiore.  Che ha pensato bene di far da sè... con la solidarietà e l'appoggio di tante persone da tutta Italia e non solo: per costruire le case sono arrivati volontari da molti paesi d'Europa.  Ne hanno parlato in molti (giornali, radio, televisioni), inclusa la rivista Valori di dicembre. Ma vale la pena di tornarci su, proprio perché di storie a lieto fine in questo periodo si sente la mancanza. Le case sono di paglia e legno: antisimiche, ecologiche, progettate dagli architetti di Bag studio mobile. Sul sito del Comitato - molto ben disegnato e informativo - si legge la storia di quest'avventura che dimostra come le cose si possono fare in maniera esemplare, con la partecipazione più ampia e risparmiando: "Su progetto degli architetti Paolo Robazza e Fabrizio Savini del BAG studio mobile e con l’assistenza tecnica di Caleb Murray Burdeau, esperto in bioarchitettura, si è deciso di realizzare, su terreni concessi in comodato da alcuni compaesani a poche centinaia di metri dal paese, un villaggio di bilocali e trilocali low cost ed a minimo impatto ambientale nel rispetto delle vigenti norme anti-sismiche ed edilizie. La tecnologia costruttiva prevede l´utilizzo di una struttura in legno portante e tamponatura in balle di paglia. La modularità delle strutture agevola la loro riproducibilità. L’utilizzo della paglia in quest’area dell’Abruzzo è una tecnica costruttiva relativamente nuova, ma che si inserisce in modo naturale nel paesaggio agrario circostante e risponde anche ad un ideale di filiera corta in campo edilizio, in quanto la materia prima sono balle di paglia fornite in loco dai campi di cereali, insieme alla farina che servirà a fare il pane nel forno comune del paese. L´energia elettrica verrà fornita da impianti fotovoltaici e il riscaldamento da una stufa a legna, sufficiente a scaldare tutta la casa con appena un paio d’ore di accensione, in quanto la paglia ed altri accorgimenti costruttivi, rendono queste case perfettamente coibentate. Il villaggio sarà poi dotato di un impianto di fitodepurazione e di compostiere dove i rifiuti organici verranno trasformati in fertilizzante per gli orti irrigati anche grazie all’incanalamento dell’acqua piovana. Il coinvolgimento dei futuri abitanti nella progettazione e nella costruzione è la condizione per assicurare l’alta qualità degli spazi, il risparmio economico ed un forte legame fra gli abitanti stessi e la loro casa-villaggio." Bene.  Finora sono stati spesi 193mila euro, di cui 85mila recuperati attraverso donazioni (solo di privati: il progetto non ha alcun sostegno governativo).  Nell'eco villaggio di Pescomaggiore sono previste sette case. Il costo - dicono gli auto-costruttori - è di meno di seicento euro al metro quadro, mentre quelle del progetto CASE (della Protezione Civile) superano le duemilacinquecento euro. I ragazzi del Comitato hanno anche avviato la produzione di cereali e farine "a chilometri zero". La prima famiglia che prenderà possesso della nuova casa è sono iLopez, marito moglie contadini con i loro genitori e potranno finalmente lasciare la roulotte.  Il sito del progetto è http://eva.pescomaggiore.org - ed è possibile seguire l'evoluzione anche su Twitter e Facebook (a quando su Zoes?) E come suggerisce il sito de l'Altracittà, per tenersi informati sulla situazione generale all’Aquila, dare un'occhiata qui: http://www.3e32.com
In particolare, per conoscere l'altra faccia della medaglia, questa è una buona lettura: ‘Dalla localizzazione delle C.A.S.E al rattoppo dei condomini: le forme della corruzione politica nel terremoto dell’Aquila di Antonello Ciccozzi’