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Terra Futura: presentata a Roma l’edizione 2010 – il comunicato

15 maggio 2010 0 commenti

Riportiamo il comunicato a seguito della conferenza stampa che si è svolta a Roma, il 14 maggio 2010 «Domani saremo tutti alla marcia per la pace, un evento al quale Terra Futura si unisce idealmente nello spirito e negli obiettivi – ha esordito UGO BIGGERI, presidente Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus, presentando stamattina alla stampa la settima edizione di TERRA FUTURA, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, che si svolgerà dal 28 al 30 maggio, alla Fortezza da Basso a Firenze. «Terra Futura è il luogo dove il “popolo della pace” si incontra con le imprese e con le istituzioni sulle questioni concrete, per far conoscere e mettere in rete le buone pratiche di sostenibilità esistenti. Tema di quest’anno le “Comunità sostenibili e responsabili, laboratori di futuro”, a ribadire come resti fondamentale il ruolo del cittadino responsabile e della società civile organizzata nel promuovere nuova cultura e nel dar vita ad esperienze che generano sui territori percorsi virtuosi e possono spingere la politica a occuparsi di tante questioni spesso gravemente trascurate».

Terra Futura è promossa e organizzata da Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, in partnership con Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente.

Pace, diritti umani, giustizia sociale, sviluppo sostenibile: ancora una volta Terra Futura chiede una svolta e impegni concreti: «Ci hanno fatto credere che servono troppi soldi per realizzare gli obiettivi del millennio, e che questi soldi - qualche decina di miliardi di euro – mancano» ha continuato Biggeri -. «Non si trova denaro per salvare beni comuni come l’acqua, l’istruzione, i diritti a una vita dignitosa per tutti,… eppure soltanto per l’ultima manovra finanziaria per salvare l’economia europea sono stati destinati ben 750 miliardi di euro. Questo ci fa capire chiaramente, fa quasi male dirlo, che la finanza è considerata un bene comune. E allora, per lo stesso motivo, dobbiamo come cittadini far sentire la nostra voce, chiedere che sia seriamente regolamentata, ad esempio con tasse sulle transazioni finanziarie». Una proposta, che a Terra Futura vede anche il lancio della raccolta firme a sostegno della relativa campagna, che ha pure individuato precise linee di impiego degli introiti provenienti dalla tassazione. Le firme saranno consegnate a Giulio Tremonti in vista del G20 in Canada.

«È l’intero paradigma che governa l’economia mondiale da cambiare, attraverso la giustizia climatica, la sostenibilità ambientale e i diritti della Madre Terra – ha detto MAURIZIO GUBBIOTTI, coordinatore segreteria nazionale Legambiente -. La battuta d’arresto verificatasi a Copenaghen ha posto l’urgenza di una mobilitazione generale, affinché alla prossima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima non si ripresenti il medesimo scenario, non solo al fine di abbassare le emissioni di Co2, ma anche per dare una possibilità concreta alle comunità minacciate dai mutamenti climatici, ogni anno costrette a emigrare». A dare la fotografia di quanto il problema sia pressante e pieno di implicazioni anche sociali è il “Dossier profughi ambientali” che Legambiente presenterà in anteprima a Terra Futura.

«La profondità della crisi che attraversa l’intero pianeta costringe a interrogarsi sulla sostenibilità del modello di sviluppo che ha dominato sin qui e che ha prodotto gli effetti drammatici che sono sotto gli occhi di tutti. – ha aggiunto PAOLO BENI, presidente Arci nazionale -. L’emergenza climatica è emblematica del rischio di autodistruzione che corre una società che ha consegnato il bene della vita allo strapotere dell’economia, e con drammatica urgenza richiama alla necessità del cambiamento. Ma mentre la politica annaspa, a livello popolare cresce la sensibilità su temi come l’acqua (420.000 firme raccolte in meno di 20 giorni per il referendum sull’acqua pubblica), il cibo, i rifiuti, l’inquinamento, la vivibilità delle città. Terra Futura è l’occasione per condividere e mettere in rete riflessioni, proposte e buone pratiche; per tentare di costruire insieme il paradigma etico e culturale di un nuovo umanesimo nell’era della globalizzazione».

Tra le tante esperienze di “comunità solidali” presenti a Terra Futura anche quelle promosse dalle Caritas locali. Don ANDREA LA REGINA, responsabile dell’area macroprogetti di Caritas Italiana, ha detto: «Sono buone pratiche generate “dal basso”, perché gli stili di vita e l’impegno quotidiano nel costruire solidarietà e coesione sociale sono le leve vincenti». Caritas presenterà la campagna “Zero Poverty”, promossa in collaborazione con la Caritas europea in occasione dell’Anno internazionale per lotta alla povertà e all’esclusione sociale (2010).

GIACINTO PALLADINO, segretario nazionale Fiba Cisl, ha affermato: «Tra gli impegni centrali di quest’anno figura per noi il tema del lavoro coniugato con quello dello sviluppo sostenibile e della legalità: un tema urgente che ci chiede di andare alla radice della cultura della legalità in Italia. Ma anche di valorizzare e di far conoscere tutte quelle testimonianze di cittadini, associazioni, imprese che hanno detto forte il loro “NO” alle mafie». A testimoniare quanto siano numerose e capaci di incidere sulle aree vittime di mafia, il Rapporto di Libera sui beni confiscati alla mafia.

A margine della conferenza stampa Soana Tortora, direzione nazionale Acli: «Per le ACLI collaborare a costruire “Comunità sostenibili e responsabili” è mission quotidiana: la nostra presenza capillare, in piccoli centri o in quartieri periferici di grandi città, costituisce dal loro nascere punto di riferimento per centinaia di migliaia di persone. Oggi, a fronte della crisi globale e nazionale e della frammentazione sociale, le comunità locali sono chiamate con modalità innovative e straordinarie a ricostruire coesione sociale, economia solidale».

Terra Futura è un’ampia rassegna espositiva con progetti, esperienze e percorsi verso un futuro più equo e sostenibile e un calendario culturale di convegni, seminari dibattiti, laboratori, spettacoli e animazioni (www.terrafutura.it). 600 le aree espositive con 5000 enti rappresentati;  200 gli appuntamenti culturali che vedranno l’intervento di 800 relatori, 40 le presentazioni di libri, 250 animazioni e laboratori.