Le assemblee degli azionisti 2011 di Enel ed Eni si terranno rispettivamente il 29 aprile e il 5 maggio a Roma. La Fondazione Culturale di Banca Etica non mancherà ai due meeting per sollevare i propri dubbi e chiedere chiarimenti su gli investimenti previsti per lo sviluppo del nucleare e per il piano di compensazione delle emissioni di gas serra (Enel) e sul rinnovo del Board dirigente (Eni).
Tutti i dubbi su nucleare ....
Appena due anni fa l'AD di Enel Fulvio Conti rilasciava un'intervista al Sole 24 Ore in cui affermava “Ci sono circa 500 impianti nucleari nel mondo, alcuni in zone altamente sismiche come il Giappone, ma si tratta di impianti pronti a resistere anche a terremoti di intensità pari a nove gradi sulla scala Richter”.
La stessa ENEL anche all'indomani del disastro di Fukushima continuava a sostenere la bontà dell'energia nucleare e a dirsi pronta per la costruzione di quattro reattori di tipo EPR in Italia. I due soli progetti di questo tipo oggi in cantiere in Europa, in Francia e Finlandia, stanno entrambi registrando enormi aumenti dei costi, ritardi e altri problemi. Oggi il Governo italiano ha rivisto i propri piani nucleari e annunciato un clamoroso dietro-front, mentre rimane alta l'attenzione per i referendum del 12 giugno. Nel frattempo ENEL continua a essere molto attiva nell'Est europeo, in particolare in Romania, Russia e Slovacchia con la centrale di Mochovce, di cui la Fondazione Culturale Responsabilità Etica onlus si è già occupata nel 2008 con il primo intervento in assemblea degli azionisti critici.
La Fondazione, che ha aderito al comitato promotore del referendum per fermare il nucleare, continua a lavorare con le organizzazioni e le reti della società civile e con le popolazioni direttamente impattate dai progetti delle nostre multinazionali, nella speranza di contribuire a una loro maggiore sostenibilità. L'obiettivo è anche quello di sensibilizzare i piccoli risparmiatori sul ruolo e le responsabilità degli azionisti nella vita dell'impresa.
.... privatizzazione dell'acqua ....
Anche quest’anno gli azionisti critici potreranno, inoltre, all’assemblea Enel la voce della società civile cilena preoccupata per il progetto che prevede la costruzione di cinque grandi dighe sui fiumi Baker e Pascua e che desidera invece promuovere il ritorno dell'acqua cilena in mani pubbliche.
... e governance
Sul fronte Eni la questione è soprattutto politica e riguarda il rinnovo delle cariche: il 5 maggio nel corso dell'assemblea sarà eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione e a leggere le due liste candidate, la prima, di sei candidati è stata avanzata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che, è utile ricordarlo, è l'azionista di maggioranza di Eni con circa il 30% delle quote; la seconda lista, di tre candidati, è presentata da investitori istituzionali che detengono l'1% del capitale, il minimo richiesto per poter presentare una lista; per un totale di 9 candidati per 9 posti! A scorrere la lista dei candidati, e leggendo il loro cursus honorum, si fa presto ad arrivare a due conclusioni: tra i candidati non ci sono donne, anomalia a livello internazionale, e alcuni candidati nella lista del governo, presentano una fedele carriera politica a scapito di un'esperienza limitata o nulla nel settore energetico, finanziario e nella gestione di imprese.
La Fondazione contribuisce affinché il Sistema Banca Etica sia protagonista nella promozione di reti di “nuove economie sostenibili” e sia un riferimento culturale ed operativo nel campo della finanza etica in ambito nazionale ed internazionale.
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