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“Vite spericolate”: thriller ambientale tra amianto e misteri

6 maggio 2009 0 commenti


Una storia di periferia, di morti per amianto, di misteri legati a una fabbrica chiusa dove non si è mai capito bene cosa accadesse.

E’ una storia di ordinaria Italia, in qualche modo, quella raccontata nel nuovo romanzo di Patrick Fogli, dal titolo “Vite spericolate”. Fogli è un ingegnere elettronico di Bologna al suo terzo thriller, e questa volta si occupa di una tematica che a molto a che vedere con l’ambiente, oltre che con il processo alla Eternit di cui si parla in questo periodo.

La protagonista del racconto è Caterina, che torna dopo molti anni al suo piccolo paese per seppellire la madre Laura, morta per l’amianto lavorato nella fabbrica vicina, pur senza aver mai messo piede lì dentro. Insieme a lei, molti altri sono morti a causa della fabbrica, parte della quale è ormai sepolta sotto una colata di cemento che nasconde la verità.

Tra gli altri è scomparso anche un suo vecchio amico, Marco, che forse sa cose che non dovrebbe sapere e non ha intenzione di tenere la bocca chiusa. E’ proprio al funerale di sua madre che la vita di Caterina ricomincia, dalla ricerca dell’amico scomparso, che è anche una ricerca di verità e giustizia.

Il libro è pubblicato nella collana Verdenero di Edizioni Ambiente, ha 232 pagine e costa 12 euro.

Via | Comunicato Stampa
Foto | Flickr