Cina, avvelenati dal mercurio gli operai delle lampadine “verdi”
Centinaia di lavoratori cinesi addetti alla produzione di lampadine “verdi” hanno nel sangue livelli di mercurio oltre la norma. Dal 2012, le lampadine “ecologiche” che contengono mercurio saranno obbligatorie in tutta Europa, ma un numero crescente di persone inizia a chiedersi quali siano gli effetti della loro produzione sulle persone e sull’ambiente.
Comprando le lampadine ad efficienza energetica, i consumatori inglesi emetteranno in atmosfera, ogni anno, 5 milioni in meno di tonnellate di diossido di carbonio: intanto però, in Cina, si sta pagando un prezzo ambientale pesante per la produzione di lampadine “verdi” in fabbriche a basso costo.
Un alto numero di lavoratori è stato avvelenato dal mercurio, che è parte di questo tipo di lampadine. L’aumento della domanda dall’estero, causato da una direttiva dell’Unione Europea che rende queste lampadine obbligatorie entro il 2012, ha poi portato anche alla riapertura delle miniere di mercurio cinesi, che rovinano l’ambiente.
Gli operai devono maneggiare mercurio sia in forma solida che liquida, visto che in ogni lampadina dev’essere infilata una piccola quantità del metallo, che avvia la reazione chimica per cui si accendono. Una giovane operaia, rimasta anonima ma che ha fornito la sua carta d’identità, ha affermato che:
Secondo i test, il mercurio contenuto nel mio sangue e nelle mie urine va oltre gli standard, ma non sono andata all’ospedale, visto che i dirigenti dicono che sono forte e il mercurio sarà eliminato dal mio sistema immunitario.
La ragazza ha aggiunto che due sue amiche sono finite ricoverate all’ospedale per un mese, fornendo anche i nomi delle lavoratrici avvelenate.