Home » » aspoitalia »

Penso positivo

19 febbraio 2009 0 commenti

Come sapranno i frequentatori (e scrittori) un po' più "habitué" del blog, tra le cose che qui NON sono mai state dette c'è "Dobbiamo stare tranquilli, va tutto benissimo, c'è una crisi congiunturale un po' più dura del solito. Il prezzo del petrolio sembrava fuori controllo, ora è molto basso e ci sono le basi per vedere finalmente tornare a crescere l'economia".

Questo appena citato non è un pensiero positivo, direi piuttosto un farneticare che illude e pecca di faciloneria; riporre la fiducia in una falsa positività significa gettare le basi per una futura vera negatività.

Jovanotti, quando canta di pensare positivo, aggiunge che "niente, nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare". Dunque proviamo a ragionare insieme su un argomento principe della dinamica dei sistemi, quello di feedback positivo.

Come egregiamente spiegato da Pietro Cambi, Marco Pagani e Ugo Bardi (per non citarne altri) in alcuni loro post, la dinamica dei sistemi di cui siamo parte è ricca di feedback positivi. A dispetto del loro nome, di "positivo" (in senso psicologico) hanno ben poco. Citiamo alcuni semplici esempi.

1. Esempio scientifico: lo scioglimento della calotta polare artica. Un aumento di temperatura provoca una riduzione della superficie ghiacciata. La minore superficie riflette i raggi solari in minor misura; risultato, il mare riceve e assorbe una maggiore energia termica da parte dei raggi solari, inducendo a sua volta un maggiore scioglimento dei ghiacci.
2. Esempio tecnologico: il "fischio" di un microfono si produce quando lo stesso è troppo vicino alla cassa che lo amplifica. Le microvibrazioni meccaniche della membrana interna vengono trasdotte in un segnale elettrico, che viene poi amplificato e emesso da una cassa; il suono prodotto viene ri-catturato dal microfono, e così via, in un loop idealmente infinito. Il rumore così generato raggiunge rapidamente volumi molto alti, per arrivare a un massimo di dB, in funzione della potenza dell'apparecchiatura [non si tratta di una situazione catastrofica, ma sicuramente poco piacevole].
3. Esempio economico: chi è "ricco" (cioè, al suo codice fiscale risulta associato un conto contenente numeri "grandi") tende a vedere aumentare la sua ricchezza più velocemente di chi è di ceto medio-basso, per effetto degli interessi e della capacità di investimento. Cioè, chi può, generalmente, vive di rendita. Chi più ha, più avrà.
4. Esempio sociale: un'attrice o un attore "attraente", un calciatore "di grido" tenderanno a diventare con il tempo sempre più interessanti e popolari per effetto dell'aumento esponenziale dei fans (psicosi di massa veicolato dai media).

Che cosa accomuna questi casi? Il fatto di condurre a situazioni instabili, ingovernabili e assurde.