Home » » aspoitalia »

Accidenti a questo temporalaccio di crisi

29 aprile 2009 0 commenti

Nei discorsi da bar, un po' tutti parlano della "crisi". Hai visto, l'economia non gira, chissà dove andiamo a finire, ma no è solo un momento, lo stato non fa abbastanza, dovremmo fare grandi opere per creare occupazione, potremmo aumentare ulteriormente gli incentivi auto, bla bla ...

Tra i luoghi comuni citati sopra, che sono credo l'1% di quelli che tutti noi sentiamo, prendiamo ad esempio quello secondo cui " l'economia non gira ".

Ma cosa vorrà mai dire? L'economia è un ente astratto che fa il bello e il cattivo tempo, è mutevole e dispettosa come un pomeriggio d'aprile?
Signori, questa non è una crisi. E' LA crisi.
Con questo non voglio dire che gli esiti saranno necessariamente catastrofici; se sapremo gestire la transizione, tirando la cinghia senza costruire colpevoli e fantasmi ad hoc, potremo arrivare a nuovi equilibri. Ma come insegna Colin Campbell, andare nella direzione opposta a quella della crescita "economica" del '900 non sarà banale.
PS 1
In realtà la crescita economica è la manifestazione aritmetica della capitalizzazione legata a flussi crescenti nell' estrasformazione di risorse minerarie e biologiche, in seno alla quale si manifestano palesi contraddizioni, in primis la sopraffazione e la povertà cronica della maggioranza della popolazione mondiale
["Estrasformazione": neologismo creato 1 minuto fa per compendiare l'estrazione e la trasformazione delle risorse: il secondo principio della termodinamica all'opera]

PS 2
Non è un caso che Debora Billi, autrice del blog Petrolio, abbia aperto in un secondo tempo il blog Crisis, che cura con Pietro Cambi. La crisi è consequenziale al peakoil&gas