Emotività nucleare
Una cosa poco evidente, a 22 anni dal referendum sul nucleare, è che l'attuale rientro dell' Italia nella filiera dell'energia atomica è dovuto a un'ondata altrettanto emotiva e ideologica di quella di allora (che era andata nel verso opposto). I "sostenitori" delle centrali nucleari evocano paure quali la "fine del petrolio", l'inaffidabilità dei paesi esportatori di gas naturale, l'ineluttabilità di uno sviluppo per cui volenti o nolenti necessiteremo di sempre più energia, la riduzione dei gas a effetto serra.
- Le centrali nucleari non emettono gas serra
Solo l'attività-core della centrale nucleare non comporta emissioni di CO2.
PAURE
E'vero; tuttavia, quale perversione masochista ci induce questo comportamento imitativo, visti gli svantaggi, evidenti o occultati, della tecnologia nucleare? Il parco centrali francese è piuttosto vecchiotto, e gli incidenti minori con fuoriuscite di materiale radioattivo stanno diventando sempre più frequenti (ad es., l'impianto di Tricastin). C'è poi stato il recente scandalo, denunciato da France-3, dei 300 milioni di tonnellate rifiuti radioattivi sparsi discretamente per le campagne, e impiegati come materiale strutturale.
Considerazioni conclusive
Il pacchetto 20-20-20, che prevede un aumento dell'efficienza energetica del 20% (con conseguenti aumento della quota di rinnovabli, e taglio di emissioni di CO2) entro il 2020, in realtà è in competizione diretta con l'utilizzo di energia nucleare: le due cose non sono compatibili, sia a livello di finanziamenti, che di reale bisogno di surplus energetico, nel caso in cui si migliorasse l'efficienza (soprattutto delle abitazioni).
Le tecnologie "distribuite" (tipicamente, gli impianti rinnovabili a potenza medio-bassa) sono destinate a diventare sempre più convenienti a causa di un mix di effetti: miglioramento continuo dell'efficienza e inesorabile aumento del prezzo delle materie prime fossili (peak oil). Inoltre, queste nuove tecnologie energetiche sarebbero molto più compatibili con il tessuto industriale italiano, dominato dalle piccole-medie imprese più che da grandi multinazionali.
Diceva Gandhi: "La terra produce abbastanza da soddisfare i bisogni di ognuno, ma non per soddisfare l'avidità di tutti".
____________________________________________
Alcuni post di Aspo-Italia sull'energia nucleare (quelli meno recenti sono comunque ritrovabili sul blog) :
- Italia, Francia e il nucleare