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Competenze e opinioni

8 ottobre 2009 0 commenti


Tra le (tante) cose che non riesco a comprendere nella loro interezza, ai primi posti inserirei sicuramente questa: perchè nel mondo sociale e politico succede così spesso di sentire parlare in pubblico persone che hanno scarsissime competenze su un certo argomento?

Al di là delle parole, che potrebbero anche andare e venire, il problema è che chi parla ha spesso una forte influenza mediatica, quando non anche del potere decisionale.

Ora, mi piacerebbe fare un distinguo triviale tra competenze e opinioni. Le competenze discendono da un'attività continuativa di studio, di pratica e/o di lavoro in un certo campo; le opinioni in senso lato astraggono dalle competenze. In pratica, chiunque, anche senza competenze, può esprimere un'opinione su una data cosa. Questa da una parte è una grande conquista sociale, ma un suo cattivo uso (quale mi sembra di osservare in modo sempre più sistematico) può condurre a distorsioni molto pericolose.

Non mi sembra normale affrontare a mezzo di referendum argomenti specialistici e complessi come ad esempio la genetica e l'energia nucleare, oppure formali e di nicchia quali i dettagli sui sistemi elettorali; soprattutto in carenza di un'informazione obiettiva da parte dello Stato per fornire una "preparazione" media in vista dell'ipotetica votazione.

Non è benefico che il mondo politico solo raramente abbia persone con una robusta formazione tecnica, che sarebbe basilare per analizzare i problemi e fare decision making con qualche possibilità di far meglio di chi decide a caso, o segue la moda del momento.

Un optimum ci sarebbe: formulare opinioni supportate da competenze. Ma forse è troppo difficile.