Dryarn: il tessuto del futuro?
Aquafil è un’azienda italiana emergente che ha lanciato un prodotto innovativo ed ecologico: Dryarn. È una nuova fibra per tessuti resistente ed riciclabile composta da microfibre in polipropilene che si adatta ad indumenti intimi, sportivi e in contesti di utilizzo estremi.
Le sue caratteristiche sono davvero tante: è un tessuto a maggiore resistenza, non si deforma, non è soggetto a pilling, non perde i colori nel tempo ed è resistente alle abrasioni. Dryarn grazie alla caratteristica di termoregolazione del filato ( che mantiene la temperatura del corpo fresca in estate e calda in inverno) è un tessuto per 12 mesi. Il tessuto è dermatologicamente testato e non causa quindi problemi di dermatiti da contatto, irritazioni e allergie.
Quello che più interessa a noi è però l’aspetto ecologico. Essendo una fibra che non lega con le altre sostanze, risulta particolarmente resistente alla sporco che non penetra capillarmente nelle fibre permettendo basse temperature di lavaggio e un utilizzo minore di acqua rispetto ai normali tessuti. Inoltre nasce come filato già tinto evitando così l’impiego di coloranti sicuramente inquinanti per l’ambiente.
Gli scarti di produzione vengono riciclati e reimmessi in nuovi cicli di produzione per la creazione di altri prodotti per l’uso quotidiano possiamo quindi dire che è un materiale riciclabile al 100%. Dryarn è una delle fibre più leggere in natura oltre ad essere battereostatica, cioè esente dalla formazione di cattivi odori nelle zone più umide nel nostro corpo a causa della formazione di batteri.
Riassumendo è sicuramente una fibra creata guardando al risparmio energetico visto lo scarso uso di energie per la sua creazione e per il mantenimento quotidiano(non richiede nemmeno stiratura). Ci chiediamo allora se veramente questa microfibra eccezionale possa essere a buon diritto considerata la fibra del futuro, utilizzabile all’interno di un guardaroba eco-sostenibile.
Foto | Eurolast
Via | Dryarn.com