Austria, a Güssing autonomia energetica ed ecologia si fondono
Siamo in un piccolo centro austriaco di 4000 abitanti, Güssing, che nell’arco di 20 anni è riuscito ad emergere, nonostante si trovi in una delle zone meno progredite del paese, dopo aver investito sull’energia rinnovabile. Tutto grazie ad una centrale elettrica a biomasse da 4,5 megawatt, voluta dal sindaco Herr Krammer, la cui fonte primaria è il biogas, ottenuto dalla fermentazione di rifiuti legnosi della zona ed ad altre due fabbriche minori che sfruttano invece il gas prodotto dalla fermentazione del mais.
Proprio in questi giorni, grazie al successo ottenuto negli ultimi anni dal ormai famoso “modello Güssing”, si sta inaugurando una nuova centrale in grado di fornire 100 metri cubi di biogas all’ora, che unito alle produzioni delle altre centrali, potrà donare a questa cittadina una vera e propria autosufficienza energetica.
Ma tutto questo non contribuisce solo a “sfamare” la rete elettrica degli abitanti, ma con il gas prodotto sono alimentati tutti gli impianti di riscaldamento della città e potrà anche essere utilizzato come carburante per le autovetture. Ci sarebbe da tutto questo anche un cospicuo ritorno economico grazie alla reimmissione dell’energia in eccesso nella rete nazionale.
Oltre al guadagno e alla soddisfazione di essere completamente autonomi, queste idee portano ad una diminuizione delle emissioni del 90% del biossido di carbonio e non per altro Güssing è stato nominato il paese ad emissione zero. E la qualità dell’energia? Identica a quella di qualsiasi altra multinazionale. Questa è la differenza di avere al comando persone capaci al posto di incompetenti.