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Fotovoltaico: dal 2010 riduzione degli incentivi statali?

2 ottobre 2009 0 commenti

Fotovoltaico incentivi Dall’ultima giornata dell’Italian Energy Summit, organizzato dal Sole 24 ore, trapela la convinzione che gli incentivi statali italiani per l’energia fotovoltaica, siano decisamente superiori alla media europea. Si prevende che entro il 2010 si raggiungerà il tetto massimo stabilito di 1200 Mw di potenza prodotti, sopra il quale non sarà più possibile usufruire del cosiddetto Conto energia.

Gli attuali incentivi statali derivano dalla componente A3 delle fatture energetiche dei cittadini italiani, che attualmente arriva al 7,5%, ed è visibilmente destinata ad aumentare per rispettare gli obiettivi presi a livello europeo. Viene però dall’Europa stessa l’idea di tagliare considerevolmente gli incentivi statali per la diffusione del fotovoltaico. In Spagna già dal 2008 lo stato ha ridotto, per non dire azzerato, la possibilità di ottenere sovvenzioni, causando una perdida nel mercato e numerosi lincenziamenti, e anche in Germania si sta seguendo la stessa linea. In allora Italia cosa accadrà?

Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia ha dichiarato:

La riduzione deve essere graduale e non può seguire la strada spagnola, che ha generato la riduzione del personale del settore e speculazioni.

La proposta presentata dalla Confindustria Anie/Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane) prevede allora una riduzione degli incentivi ma non un loro completo azzeramento. Si propone un innalzamento della soglia da 1200 Mw a 7000 Mw e una maggiore suddivisione delle classi di potenza( da 3 a 5). Gli incentivi a questo punto verrebbero tagliati in base alle classi, dal 5 al 20%. Tutto questo per il periodo compreso tra il 2011 al 2015. La proposta prevede inoltre una riduzione annua del 5% a partire dal 2012.

Le parole del presidente di Gifi, Gert Gremes, sono state:

L’Italia avrà sempre bisogno di un livello di incentivazione superiore a quello degli altri paesi, ma con questa proposta cerchiamo di essere realisti. Bisogna però avere presente che il fotovoltaico rappresenta un investimento per il Paese: a medio-lungo termine contribuirà a ridurre i costi dell’energia e la dipendenza dall’estero.

Via | Sole24Ore
Foto | IlPannelloFotovoltaico