Chi ha ucciso l’auto elettrica? Il WWF
Il titolo è provocatorio, lo ammetto, ma serve appositamente ad attirare l’attenzione sulla questione cruciale di come viene prodotta “a monte” l’energia necessaria a far andare un’auto pulita. E’, quindi, significativo che l’associazione ambientalista più conosciuta ed influente abbia commissionato alla Izes tedesca uno studio dettagliato sul ciclo di vita delle auto elettriche, che dovrebbero rimpiazzare gli onnipresenti motori a scoppio.
Lo studio analizza l’impatto prodotto da 1 milione di auto elettriche e/o ibride che, il Governo tedesco prevede circoleranno sulle strade nel 2020, con dei risultati, in termini di emissioni CO2, poco incoraggianti. Il contributo alla riduzione delle emissioni ad effetto serra, infatti, risulta essere alquanto marginale: l’1% del settore trasporti e lo 0,1% rispetto al totale emesso nel paese.
Questo poiché ricaricare una pulitissima (”a valle”) auto plug-in con batterie agli ioni di litio la sera, usando dell’elettricità proveniente da centrali a carbone produrrebbe, secondo lo studio, ben 220 grammi di CO2/km, fallendo clamorosamente l’obiettivo UE di avere nel 2020 automobili con una media di 95 grammi di Co2/km .
Lo studio propone un’analisi approfondita delle possibili soluzioni per aumentare il ruolo dell’elettricità nei trasporti, principalmente mediante un aumento deciso delle fonti rinnovabili nel mix energetico tedesco. Resta da dire, come avevamo già rilevato tempo fa, che la tecnologia delle batterie per la mobilità deve essere attentamente valutata in termini di impatto energetico, risorse minerali, autonomia e tempo di ricarica.
Via | wwf.de
» Gli effetti delle auto elettriche sulla rete e le emissioni di CO2, Izes (in tedesco, pdf pag. 56)
» Le auto elettriche? Non sono così ecologiche, lo dice il Wwf, Il Sole 24Ore Motori