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Api: nessun dato ufficiale a conferma del cessato allarme

1 ottobre 2009 0 commenti
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Foto di Paolo Orlandi

Le notizie uscite sui giornali negli ultimi mesi sul presunto ritorno delle api non derivano da azioni di monitoraggio istituzionali. In altri termini non esistono ancora dati ufficiali in grado di confermare il cessato  allarme .                                 
A parlare l’ISPRA che, in qualità di promotore, insieme ai ministeri dell’ambiente, delle politiche agricole e forestali e della salute,  ha recentemente dato il via al monitoraggio per ottenere il quadro preciso della situazione.  E’ infatti di pochi giorni fa l’annuncio del Ministro Luca Zaia che conferma per un altro anno il bando dei farmaci del mais velenosi per le api. Una decisione dovuta al fatto che non esistono ancora elementi certi sebbene dall’entrata in vigore del divieto (circa un anno) siano stati solo due i casi di moria di api segnalati, a fronte dei 185 dello scorso anno.   
 L’indagine avviata, nell’ambito del progetto Apenet, valuterà in 5 aree protette l’ impatto sulle api degli inquinanti di origine agricola, industriale e urbana. Le aree scelte appartengono alle diverse regioni bio-geografiche presenti nel territorio nazionale (alpina, continentale e mediterranea) caratterizzate o meno dalla vicinanza di insediamenti industriali e civili. Queste aree saranno esaminate anche sotto il profilo delle colture agrarie e delle tecniche impiegate, con particolare riferimento alle strategie di difesa fitosanitaria.                                                                                                                                                                                                         
Foto di Paolo Orlandi

Foto di Paolo Orlandi

Insomma è ancora tutto da vedere e per avere i primi risultati ci vorrà ancora del tempo. D’altra parte fu proprio l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione ambientale, allora APAT, agli inizi del 2008, a porre al centro dell’attenzione pubblica il fenomeno che ha portato alla riduzione delle api di quasi il 50%. Da allora, non risultano ancora elementi certi che   possano confermare o smentire le notizie riportate da alcuni organi di stampa.  “Parlare di una diminuzione del fenomeno – affermano gli esperti dell’ISPRA – è davvero affrettato. Servono opportune conferme e verifiche effettuate sulla base di attività svolte dagli istituti ufficialmente preposti alla gestione ordinaria e straordinaria del fenomeno.  Tali risultati e conclusioni non sono ancora disponibili”.