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L’Italia sprofonda, ma Roma è la città più a rischio

3 dicembre 2009 0 commenti

Spesso non considerati e ancora poco noti all’opinione pubblica, ma pericolosi tanto quanto frane e alluvioni.  Sono gli sprofondamenti del terreno, voragini dovute a eventi sismici, piogge copiose, fratture del suolo ma anche attività umane che, aprendosi improvvisamente minacciano centri urbani e aree naturali.  Roma e Napoli, sono le città più a rischio, ma anche Cagliari, Lecce e una lunga lista di altri comuni di Lazio, Abruzzo, Toscana, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.

foto di Paolo Orlandi

foto di Paolo Orlandi

Sono i risultati di uno studio dell’Ispra realizzato a distanza di 5 anni dall’ultimo per riaccendere l’attenzione sul fenomeno geologico.

Circa 100 i fenomeni di dissesto che hanno colpito la capitale italiana dal 1915 ad oggi, tutti essenzialmente dovuti a cave sotterranee di materiali da costruzione: episodi che, oltre ai danni materiali, hanno causato non poche vittime. Tra i quartieri oggi più a rischio, oltre al Centro storico, Prenestino, Tor Pignattara, Appio – Tuscolano, Monteverde vecchio e la zona di San Pietro.                                                                                                                                                                                                                                Non è immune neanche l’Abruzzo: il lago Sinizzo a San Demetrio ne’ Vestini (AQ), in cui non molto tempo fa si trovava un’area di gioco e ristoro per famiglie e oggi divenuta pericolosa e impraticabile, sono le zone più colpite. In diverse aree della piana aquilana (Roio Piano, Civita di Bagno, Onna), inoltre, tali sprofondamenti del suolo sono spesso mascherate e difficilmente distinguibili a causa di strutture costruite recentmenente che andrebbero invece attentamente valutate in funzione di pianificazioni future. In Puglia invece Marina di Lesina, il sinkhole di Alliste ( già presente nel febbraio 2004), lo sprofondamento di Via Firenze a Gallipoli del 29 marzo 2007 e le voragini nel territorio di Altamura sono le zone interessate dal fenomeno. In totale sono stati censiti dal Servizio geologico nazionale 850 casi di sinkholes naturali e circa un centinaio di origine antropica.

Se non avete mai visto un sinkhole cliccate qui: http://www.isprambiente.it/site/_files/Sinkhole2_25-11-2009_NEW.wmv