Alga tossica: le zone più colpite nell’estate 2009
Gli esperti non ne sono ancora certi, ma le probabilità che esista una relazione tra i cambiamenti climatici (in particolare l’aumento della temperatura dell’acqua) e la comparsa dell’alga tossica nei mari italiani non sono poche. Finora nessuna intossicazione umana grave, ma esistono riscontri di contaminazioni di alcuni organismi marini, primi fra tutti i molluschi.
A dimostrazione di tale tesi arrivano anche i risultati del monitoraggio effettuato dalla task force nazionale per il monitoraggio permanente, coordinata da ISPRA.
Dalle indagini di questa estate, infatti, risulta una consistente fioritura in zone in cui in passato erano state rilevate solo poche cellule/litro. E’ il caso di Canovella de’ Zoppoli del Comune di Duino – Aurisina (nel golfo di Trieste), dove sono comparse ben 3 milioni di cellule di Ostreopsis Ovata.
Sebbene la fase di emergenza per quest’anno si consideri ormai passata, in la microalga è stata rilevata in quasi tutte le regioni e, in alcune zone, anche con concentrazioni alquanto significative. In Campania, ad esempio, è stata attivata la fase di attenzione per 14 stazioni tra cui i comuni di Casamicciola, San Pietro, Lacco Ameno e Gaiola.
Torre S. Agostino e Torre Valdaliga a Civitavecchia, Torre Flavia tra Cerveteri e Ladispoli e Castello S. Gallo a Nettuno e in modo particolare Punta Rossa al Circeo e Porto Romano nel comune di Formia., sono state le zone più colpite nel Lazio.
Aumentate le concentrazioni e la diffusione di Ostreopsis Ovata, con ritrovamenti anche in colonna, d’acqua, in Calabria dove è stato avviato un monitoraggio di sorveglianza per fronteggiare eventuali emergenze. In Toscana, oltre a rimanere critica la situazione nel litorale Apuano, l’alga tossica è stata ritrovata lungo buona parte della costa, così come in Puglia, dove Giovinazzo (Bari), si conferma anche quest’anno la zona più colpita con circa 6 milioni di cellule/L.
Di fioritura consistente si è parlato anche per la Liguria, nella stazione di Tellaro (Spezia) e per le Marche dove le cellule ammontano a circa 3 milioni.
Totalmente immune invece il Veneto. Per le caratteristiche dei fondali sabbiosi non è stata registrata alcuna presenza sia nel 2008 che nel 2009.
L’alga compare soprattutto tra la seconda metà del mese di agosto fino alla fine di ottobre per le aree costiere dell’Adriatico, mentre per quelle tirreniche da giugno ad agosto.