Home » Alessandra Lasco » Azioni, Salute »

EuroGeoSurveys trova uranio nelle acque minerali in bottiglia

8 ottobre 2010 0 commenti

acque in bottiglia ecquoArsenico, Uranio e altri metalli pesanti nelle acque minerali italiane ed europee, anche se tutto sommato le acque in bottiglia sembrano più o meno di qualità soddisfacente e quelle italiane in particolare risultano di livello superiore rispetto alla media europea. E’quanto emerge dall’Atlante Europeo delle acque minerali pubblicato da EuroGeoSurveys (l’organismo europeo che racchiude i Servizi Geologici del continente) che ha analizzato 1900 campioni di acque in bottiglia, provenienti da 1247 sorgenti, in 848 località di 38 diversi paesi, comprandole direttamente nei supermercati o ricevendole direttamente dalle federazioni nazionali delle acque in bottiglia. I dati, come spiegato dagli esperti sono al di sotto dei limiti imposti dalla legge, “solo alcuni campioni  superano i valori di norma per parametri come Uranio e Manganese in Italia e Uranio, Bario, Manganese, Nichel e Selenio a livello Europeo”.  Anche se, come affermato, il semplice rilevamento dell’uranio nelle acque non è indice di radioattività, la sua sola presenza in ciò che, soprattutto in Italia,  assumiamo abitualmente  può quanto meno destare preoccupazione.

Ma il vero problema non risiede tanto nei valori riscontrati, ma nel fatto che in molti casi la normativa europea impone limiti massimi diversi a seconda che si tratti di acque potabili (quelle che scorrono dal rubinetto) o minerali in bottiglia. Non si capisce, almeno apparentemente, perché per alcune sostanze  i limiti siano estremamente rigidi per le prime ed elastici nelle seconde. Nel caso del fluoro (che se assunto in dosi elevate può avere conseguenze sulla salute, specialmente nei bambini), si passa dal limite massimo consentito  di 1,5mg /l dell’acqua potabile ad un limite massimo di 5mg/l imposto per quelle minerali.

In altri casi, invece, manca del tutto una normativa europea di riferimento. E’ quanto accade, giusto per fare un esempio, proprio per l’Uranio.

A livello generale in Europa il più alto livello di terre rare è stato riscontrato in Norvegia, quello maggiore di uranio nella Repubblica Ceca e i valori più alti di nitrati in una bottiglia d’acqua proveniente dalla Slovacchia.

Un aiuto all’Europa per il monitoraggio di sorgenti e territorio arriva da OneGeology – Europe, il primo portale geologico europeo che sarà presentato a Parigi a fine mese e che permette, tra l’altro, anche  l’individuazione dei siti più idonei per il collocamento di centrali nucleari e scorie radioattive.