Clima: inarrestabile da 18 anni l’aumento delle temperature italiane
L’andamento climatico nazionale e mondiale continua a evidenziare aumenti delle temperature registrando intense anomalie positive in Italia e nel mondo. In base al rapporto Ispra “Gli indicatori del clima in Italia”, il 2009 è stato un anno sensibilmente più caldo della norma ( +1.19 °C rispetto al triennio 1961-1990) e l’anomalia rilevata nel Belpaese, positiva per il 18°anno consecutivo, è stata superiore di +0.76 °C, valore che si colloca al 5° posto nel periodo che va dal 1961 ad oggi. Le regioni settentrionali, con un aumento di +1.44 °C, si confermano le più calde come nel 2008, seguite dal Centro +1.31 °C e dal sud +0.92 °C .
Diminuiscono i giorni di gelo con temperatura minima minore o uguale a 0 °C), mentre aumentano, piazzandosi al 1° posto delle notti più calde dal 1962, le notti tropicali (temperatura minima maggiore di 20 °C) e i giorni estivi (con temperatura massima maggiore di 25 °C). Nel 2009 si sono avute in media 38 notti tropicali, numero che si piazza al 4°posto de i valori più alti dal 1961.
Cresce anche la temperatura superficiale degli oceani: l’Atlantico settentrionale ha mantenuto un’intensità compresa tra +1 e +2 °C, la stessa del 2008, mentre nel Pacifico tropicale, l’anomalia è stata lievemente positiva a partire dal mese di giugno.
Tra i 18.5 °C (Adriatico) e 20.5 °C (Ionio) la temperatura dei mari italiani nel 2009. Il Mar Adriatico ha raggiunto i valori più bassi (12.9 °C), il mar Ionio quello massimo (27.5 °C). Adriatico e mare di Sardegna sono stati mediamente i più freddi nel 2009, mentre lo Ionio e il Canale di Sicilia quelli più caldi.
In termini di siccità nel 2009 il picco si è avuto a settembre in Messico e in Africa Centro-orientale ( +2 e +3 °C ) dove la siccità ha causato una forte carestia per 23 milioni di persone. Anomalie di pari intensità hanno riguardato anche il Medio Oriente, l’Europa Orientale, le estremità settentrionali dell’Asia, dell’America e dell’Australia Sud-orientale. Alle intense anomalie termiche che hanno interessato le regioni australi nel mese di settembre, ha corrisposto una ridotta estensione della calotta artica (terzo valore più basso dopo il 2007 e il 2006).
Non sono mancate però anche le anomalie termiche negative di particolare intensità, soprattutto a carattere locale :
in Russia, ad esempio, l’apice è stato registrato nel mese di febbraio con temperature medie mensili da 3 a 6 °C inferiori alla media 1961-1990. Nevicate intense (le più copiose degli ultimi 55 anni) hanno interessato il Nord-Est della Cina in novembre, mentre il record di copertura nevosa è stato raggiunto nel Nord America in ottobre.
Per quanto riguarda le piogge, precipitazioni di particolare intensità hanno investito, nel corso del mese di giugno, l’Europa Centrale e la Cina, dove hanno distrutto numerose abitazioni e ridotto sensibilmente i raccolti. In America, infine, l’ottobre 2009 è stato il più piovoso degli ultimi 115 anni.