Piatti di pesce all’estero: attenzione possono essere freschi, ma tossici
Potrebbero anche avere un aspetto bellissimo e freschissimo, ma possono anche essere tossici. E per vari motivi. Sono i pesci venduti all’estero e spesso inseriti nei menu dei ristoranti nelle località balneari che si affacciano sull’ Oceano Atlantico, Indiano o Pacifico. Si tratta di Cernie, barracuda e pesci palla potenzialmente tossici o velenosi. Le cause sono diverse, spiega Leonardo Tunesi dell’ISPRA, e vanno dall’ingestione di sostanze nocive a motivi naturali legati all’evoluzione. Nelle acque tropicali, ma soprattutto nel mar dei Caraibi, si diffondono alghe planctoniche tossiche di cui si nutrono i pesci erbivori che, a loro volta, vengono mangiati dai pesci predatori. Sia i quelli erbivori che i predatori, contrariamente agli esseri umani, risultano immuni alla ciguatera, il tipo di intossicazione in questione. Ed è anche impossibile capire se nel nostro piatto si ha un pesce tossico o no – prosegue Tunesi – una cernia puo’ essere buona e quella accanto contaminata”.
Diversamente è possibile prevedere la nocività del pesce palla. Ne esistono infatti di di due tipi : diodontide o tetraodontide. Nel primo caso i denti superiori e inferiori sono fusi in un unico blocco, mentre nel secondo si vedono due spaccature ( una nell’arcata dentale superiore e una in quella inferiore) e i blocchi diventano quattro. E’ quest’ultima la tipologia da cui bisogna tenersi a distanza poiché altamente velenosa. La vescichetta presente all’interno del pesce contiene tetrodotossina, una sostanza 100 volte piu’ pericolosa del cianuro. “In passato – precisa Tunesi – anche in Italia sono arrivate dall’estero code di rospo ottenute dal pesce palla. Nel nostro paese esiste il divieto di vendita non solo di questa specie ma anche di quelle molto simili come il pesce balestra e il pesce luna”.
Attenzione quindi al “ sapore di mare” nei ristoranti stranieri, per sicurezza sarebbe meglio rinunciare e preferire altri tipi di pietanze.