Home » » finansol »

Un minuscolo convegno

8 maggio 2009 0 commenti

debtmachineDomani Torino ospiterà un minuscolo convegno con al centro un grande tema: quello della Finanza Etica. Un intero “mondo” , quello della finanza, che negli ultimi mesi è stato ben presente nelle preoccupazioni quotidiane, non solo degli operatori del settore, ma della stragrande maggioranza della gente comune: nel nostro Paese e nel mondo. Un’attenzione alle “tematiche” dell’uso della circolazione del denaro che normalmente si riservano alle “star” della politica o dello spettacolo o,tristemente, alle catastrofi. Quest’ultima è la parola che definisce ciò che è successo, e continua a succedere,con pochi paragoni nella storia recente se non la crisi del 1929 alla quale si ritorna con la memoria per trovare spiegazioni dello stato attuale e soluzioni anche se “nulla si ripete in modo uguale”.

Il Convegno Nazionale del 9 maggio ha come titolo JAK BANK ITALIA: COSTRUTTORI DI FUTURO - esperienze di finanza etica sul campo a confronto e si svolgerà in Via Lorenzo Martini 4 b presso la nuova sede dell’associazione culturale JAK Bank Italia nata il 13 settembre dello scorso anno a Firenze. L’associazione, che ha soci e sedi spar­se in tutt’Italia, si prefigge di studiare e introdurre nel nostro paese quello che l’Associazione stessa ama defini­re il “sistema JAK di mutualità finanziaria”: JAK dall’acronimo della JAK Medlemsbank una banca svedese, fondata nel 1965. L’acronimo sta per Jord Arbete Kapital, in svedese Terra Lavoro Capitale.

Per Terra si intendono le risorse della natura, per Lavoro la risorsa data dal lavoro umano, per Capitale le in­frastrutture create dall’uomo che permettono di potenziarne l’efficienza: i 3 principi chiave dell’economia rea­le. Questa banca, fondata nel 1965, opera attraverso un meccanismo molto particolare: pur agendo secondole leggi del mercato concorrenziale, non fondando quindi la propria attività sulla beneficenza o sul lavoro gra­tuito, non applica alcun tasso di interesse né sui depositi che i soci versano, né sui prestiti che ai soci vengono concessi, ma solo i costi del lavoro del personale e le spese vive. La JAK Medlemsbank, attualmente, gestisce un giro di affari valutabile intorno ai 90 milioni di Euro e ha circa 36.000 soci (dato dicembre 2008). L’altro cardine del sistema JAK è la regola de “una testa, un voto”, quindi è, per paragonarla al nostro sistema socie­tario, una società partecipata di tipo cooperativo. Introdurre questo sistema in Italia è lo scopo dell’Associa­zione Culturale JAK Bank Italia e l’obiettivo a breve termine è quello di partire con un progetto pilota entro quest’anno diffondendosi territorialmente successivamente.

Il Convegno Nazionale del 9 maggio ha lo scopo di mettere a confronto diverse esperienze di finanza etica sul campo, cioè operative, e quindi saranno presenti le esperienze della cooperativa Mag4 Torino, della cooperati­va MAG Verona, di Banca Popolare Etica (Ricccardo Milano) con interventi che illustreranno storia e metodi.

L’Associazione JAK Bank Italia, organizzatrice del Convegno, sarà rappresentata da due soci fondatori: Franco Fratto ed Enrico Longo. Naturalmente ci sarà un componente della Direzione di JAK Medlemsbank (JohannesKretschmer) e sarà arricchito da una introduzione del Prof. Roberto Burlando, docente di finanza etica presso l’Ateneo di Torino. Un altro importante contributo sarà quello dal titolo: “Considerazioni per la costituzione di una banca sosteni­bile in Svizzera” tenuto da Heike Isenschmid, consulente finanziario, che sta portando avanti un progetto nella“patria delle banche” all’interno del sistema “interest free”, per noi semplicemente Jak. Qui il programma del convegno.