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Un anno vissuto pericolosamente: intervista piemontese

16 dicembre 2009 0 commenti

toroCosa è successo nell’ultimo anno nella finanza etica “di base”? Quali sono state le ripercussioni della crisi finanziaria globale (e anche locale) sulle strutture che si occupano concretamente di raccogliere denaro dai risparmiatori “consapevoli” e di imprestarlo all’altra economia?

Ad esempio la cooperativa MAG 4 Piemonte di Torino, in prima fila da anni su questo difficile fronte, ha passato un 2009 decisamente anomalo, e ne abbiamo parlato con loro; prima però dovreste forse leggere il capitolo sulla finanza etica contenuto nel “Primo rapporto nazionale  sull’Altra Economia in Italia” di Obi One, per meglio comprendere le particolarità della struttura e del modo di operare di MAG4.

Come dicono a Torino «[...] questo è stato “sicuramente un anno vissuto pericolosamente”; le richieste di finanziamento, dopo una stasi (cioè zero richieste) di alcuni mesi, sono arrivate tutte nei mesi a cavallo tra la primavera e l’estate e, anche se poche (una decina in tutto), di importo complessivamente rilevante (circa 650 mila euro). Oltre a questo ci sono state alcune richieste di sospensione del rientro dei finanziamenti»
Secondi i gestori della cooperativa questa ripresa è stata dovuta soprattutto al “blocco del credito da parte della finanza tradizionale, ma anche ad una “scelta” di finanza etica da parte di molti soggetti imprenditoriali”.

L’impatto però è stato tale che MAG 4  i capitali gestiti rischiano di non riuscire a far fronte alla massa delle richieste.
Ci sarebbe bisogno di raccogliere nuovo denaro ma…. come si fa in mezzo alla crisi? Non è un’illusione? Come pensate di riuscirci? «Abbiamo chiesto in questi giorni alla nostra rete e abbiamo una disponibilità di massima delle altre MAG e di Banca Etica, ma la risposta dei soci persone fisiche con versamenti di capitale sociale e di associazioni e cooperative del Gruppo MAG con l’aumento dei depositi fanno intravedere la possibilità di non averne bisogno».

Ma nella comunicazione ai soci di cosa avete parlato per “invogliarli”? Non certo di magici rendimenti alla Madoff, no? «Pare proprio che basti la “fede nel progetto” … Sicuramente possiamo offrire una finanza etica alternativa al sistema finanziario dominante (N.B: la citazione del nostro articolo è stata fatta dai portavoce di MAG 4, e non da noi)». Che dire? C’è più gente che cammina “in direzione ostinata e contraria” di quanti ci si potrebbe aspettare. Buon viaggio alla MAG 4 ed ai suoi soci, dunque (e al resto della finanza etica italiana, naturalmente!).