L’Europa e l’acqua: uno studio europeo per ridurre gli sprechi
L’European Environment Agency (EEA) ha pubblicato recentemente un report sull’acqua: le riserve, gli usi e soprattutto gli sprechi di questa importante risorsa. I risultati non sono troppo confortanti e si consiglia un uso parsimonioso, considerando soprattutto l’incremento dei fenomeni siccitosi negli ultimi anni.
Tra i settori maggiormente coinvolti ovviamente l’agricoltura ha un ruolo cardine, con percentuali che raggiungono in alcune aree l’80% di tutta l’acqua estratta. Difficile però considerare la media del 24% per il settore primario e paragonare le precipitazioni inglesi con quelle siciliane.
L’unica strada percorribile tuttavia rimane quella di ridurre la domanda, minimizzare la quantità di acqua che estraiamo e aumentarne l’efficienza nell’utilizzo. I ricercatori hanno quindi elencato una serie di provvedimenti utili per una corretta gestione della risorsa.
In sostanza non sono altro che semplice buonsenso come non coltivare specie esigenti in aree in cui scarseggia l’acqua oppure ridurre le perdite dei sistemi di approvvigionamento idrico che, in alcuni paesi europei può superare il 40%, o ancora la redazione di piani di crisi per affrontare periodi siccitosi.
I consigli sono così banali da chiedersi l’utilità di uno studio a riguardo ma soprattutto cosa ci stiano a fare le persone pagate per amministrare un paese e le sue risorse. Speriamo almeno che questi dati pongano le basi per un’adeguata gestione della risorsa idrica per non arrivare impreparati ad una probabile e futura crisi idrica.
Via | European Environment Agency
Foto | Snap®